Oss No Vax sospeso: Asl To3 condannata al risarcimento
Gli dovranno essere versati 5 stipendi più gli interessi maturati e le spese legali

L’Asl To3, l’Azienda sanitaria locale della zona ovest di Torino, di cui fa parte Venaria Reale, dovrà risarcire in toto l’Oss ora 60enne che era stato sospeso cinque mesi negli anni del Covid perché aveva deciso di non vaccinarsi.
Oss No Vax sospeso: Asl To3 condannata al risarcimento
Lo ha deciso la Corte di Appello di Torino - presieduta da Piero Rocchetti - ribaltando ancora una volta le precedenti sentenze, dando così ragione all’uomo, difeso dall’avvocato Fabio Pansera.
L’Asl ora dovrà risarcirlo con quei cinque stipendi più gli interessi che nel frattempo sono stati maturati sulla somma oltre alle spese legali.
Nella sentenza, la Corte spiega come la decisione presa dall’Asl To3 sia stata illegittima perché «il lavoratore non rientrava tra coloro che avevano l’obbligo vaccinale», dato che non operava a stretto contatto con i pazienti, essendo lui un amministrativo del settore Anagrafe Zootecnica.
L'illegittimità del provvedimento
«La Corte ha dichiarato l'illegittimità del provvedimento di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione del mio assistito che solo formalmente era un “oss”. La sentenza della Corte d'Appello è da considerarsi di fondamentale importanza perchè chiarisce quali criteri avrebbero dovuto seguire le aziende sanitarie per applicare correttamente la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per inottemperanza all'obbligo vaccinale dei propri dipendenti, misura al contrario troppo spesso utilizzata in modo indiscriminato e trasversale come strumento deterrente per indurre i lavoratori alla vaccinazione di massa anche quando questa non era effettivamente imposta dalla legge per poter rendere la prestazione lavorativa», spiega l’avvocato Pansera.