Oggi l'ultimo saluto a Cinzia
Nel frattempo, l’omicida, il marito che aveva tentato di togliersi la vita si è risvegliato dal coma e rimane piantonato nel repartino psichiatrico dell’ospedale Maria Vittoria di Torino.

Lunedì l'ultimo saluto a Cinzia D’Aries, la 51enne venariese uccisa con cinque coltellate
Lunedì l'ultimo saluto
L’ufficialità non c’è ancora, visto che si sta attendendo il «nulla osta» dalla Procura di Ivrea. Ma i funerali di Cinzia D’Aries, la 51enne venariese uccisa con cinque coltellate nel suo appartamento di via Gozzano tra sabato 8 e domenica 9 febbraio, si dovrebbe svolgere lunedì 24 febbraio 2025 nella chiesa di San Francesco, in corso Papa Giovanni XXIII. La scorsa settimana è stata effettuata l’autopsia sul corpo della donna per determinare gli ultimi aspetti ancora poco chiari di questa tragedia.
L'omicida
Nel frattempo, l’omicida, il marito Piero Qartuccio - che era già seguito dal Centro di Salute Mentale - si è risvegliato dal coma e rimane piantonato nel repartino psichiatrico dell’ospedale Maria Vittoria di Torino dove era stato ricoverato già da domenica 9, quando dopo aver ucciso Cinzia aveva tentato il suicidio ingerendo un cocktail di farmaci.
Nei prossimi giorni dovrebbe essere ascoltato dal pm Mattia Cravero della procura di Ivrea, che coordina le indagini. Intanto l’appartamento è ancora sotto sequestro e a disposizione dell’autorità giudiziaria: fuori dal portone dello stabile, sull’inferiata, è ancora presente il mazzo di fiori deposto da alcuni cittadini in memoria di Cinzia qualche ora prima della fiaccolata di riflessione dello scorso lunedì 10 febbraio.
Rubata la sua rosa
Nei giorni successi all’omicidio, il «Caffè De Florio» di corso Garibaldi a Venaria aveva voluto posizionare una rosa rossa sul tavolino dove solitamente Cinzia D’Aries si sedeva per consumare il caffè o fare colazione. «Abbiamo posizionato questa rosa nel tavolino dove abitualmente veniva a fare colazione. Cinzia era una ragazza d’oro. Riservata, dolce, a volte sorridente, tanto delicata», la ricorda la titolare assieme al marito del noto bar venariese. Ma qualche giorno fa, a ridosso di San Valentino, quella rosa è stata rubata da un uomo che, approfittando del «via-vai» di clienti all’interno e dell’assenza di passanti nel dehor, ha fatto che prendersela.
«Un gesto tanto assurdo. Questa persona dovrebbe solamente farsi un esame di coscienza e vergognarsi», concludono i titolari del bar.