Settimo

Nuove povertà e difficoltà croniche, il Comune: «Abbiamo sempre fatto il possibile per tutti»

L’assessore al sociale Angelo Barbati interviene in Consiglio relazionando sugli interventi messi in campo

Nuove povertà e difficoltà croniche, il Comune:  «Abbiamo sempre fatto  il possibile per tutti»
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Nuove povertà e difficoltà croniche, il Comune: «Abbiamo sempre fatto il possibile per tutti»

Nuove povertà

Il netto aggravamento delle condizioni economiche delle famiglie che vivono sul territorio preoccupa l’Amministrazione comunale. A maggior ragione se le attuali difficoltà vanno a colpire quelle situazioni di fragilità «cronica» che sono note agli uffici competenti e ai servizi sociali.

La situazione

E’ anche per questo che la macchina dell’Amministrazione comunale non sta ferma e cerca, con l’evolversi del quadro socio-economico attuale, di stare al passo coi tempi e di essere pronta a fornire ogni possibile soluzione adeguata. Ne è la dimostrazione l’intervento, in apertura della seduta dello scorso Consiglio comunale, dell’assessore al sociale Angelo Barbati.

I progetti

Il primo argomento trattato è stato quello del «Progetto adulti in difficoltà senza fissa dimora - Fenoglio» che ha sostituito, dallo scorso 15 aprile 2022, il precedente intervento «Emergenza Freddo». Un progetto che, ha spiegato Barbati «Ha lo scopo di tentare di porre rimedio, dopo l’emergenza pandemica, alla situazione personale di ogni avente diritto. Il lavoro sinergico degli uffici del territorio ha permesso di dare, a ciascuno di loro, un servizio di supporto strutturato, stabile e continuativo, con il fine ultimo di prevederne il reinserimento sociale in autonomia». «Il progetto, formalizzato tra le parti con il “patto di ospitalità” - ha aggiunto -, sottoscritto singolarmente da ogni persona “senza fissa dimora”, aveva la durata prevista di un anno e quindi andrà a scadenza il prossimo 15 parile, coprendo quindi anche tutto il periodo invernale. Questa Amministrazione, attraverso la collaborazione dei servizi comunali, sociali e sanitari interessati, sta valutando, in itinere, i risultati ottenuti e da questi sta programmando le varie attività che si dovranno, o potranno, realizzare, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati».
L’altra necessità su cui l’Amministrazione sta lavorando è quello delle emergenti situazioni di povertà e di conseguenti difficoltà per i cittadini settimesi. Un fenomeno che, dopo le già note conseguenze della pandemia, è ulteriormente esploso negli ultimi mesi e in particolare nelle ultime settimane.
«Stanno ulteriormente arrivando vari segnali che indicano, come le situazioni di difficoltà abitativa stiano aumentando, anche come diretta conseguenza della difficile situazione economica generata da Covid, rincari e da ultima la non breve guerra», ammette l’assessore al sociale Barbati. «Il Comune - spiega - sta fronteggiando le varie emergenze introducendo tutti gli strumenti di cui dispone, provvedendo a sostenere, con diverse modalità, tutte le persone che ne hanno diritto, valutando, ove possibile, anche delle modifiche operative e funzionali. Oltre alle nuove difficoltà, ci troviamo frequentemente a gestire anche le situazioni di disagio “cronico”, che spesso vedono la compresenza di più problemi, non esclusivamente di tipo economico. Parte di queste difficoltà hanno occupato, anche di recente, le cronache locali».

«Abbiamo sempre fatto tutto il possibile, per tutti»

Per ragioni di riservatezza - sottolinea -, non si può in questa sede entrare nel merito delle singole situazioni; tuttavia il Comune e tutti gli enti coinvolti nei singoli casi hanno ottemperato, a pieno titolo, a tutte le necessità di chi ne aveva diritto. In alcuni casi alle persone sono state indicate e concordate, con spese a carico dell’Amministrazione, delle sistemazioni in residence, in altri sono state proposte altre soluzioni».
«E’ anche capitato - prosegue l’assessore - che i beneficiari abbiano scelto liberamente di allontanarsi dalla sistemazione che era stata disposta per loro. In generale, le misure introdotte dal Comune puntano al sostegno di chi è in difficoltà e, al contempo, laddove la situazione personale e di salute lo consenta, anche alla sua responsabilizzazione».
«Il principio guida - conclude Barbati - è cercare di abbandonare, dove possibile, la logica di puro assistenzialismo. Il Comune e gli altri enti della rete pubblica del welfare, però, non possono in nessun caso scavalcare le normative ed erogare aiuti a chi non ha titolo di riceverne, magari perché dispone di un reddito che gli consentirebbe di essere autonomo».

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