Per gestire l'emergenza

Negli ospedali piemontesi stop a visite ed esami non urgenti

Emerge dopo un incontro via web con i direttori generali e il Dirmei, il Dipartimento di malattie infettivie.

Negli ospedali piemontesi stop a visite ed esami non urgenti
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Negli ospedali piemontesi stop a visite ed esami non urgenti

Ospedali piemontesi

Come spiegano i colleghi di PrimaBiella.it, questo emerge dopo un incontro via web con i direttori generali e il Dirmei, il Dipartimento di malattie infettivie.

L'emergenza Covid e l'aumento dei contagi registrati nella nostra Regione, hanno portato la sanità piemontese a rivedere alcune tempistiche.

La circolare

Il Dirimei ha inviato una circolare in cui si comunica che è necessario procedere alla rimodulazione e conversione dei blocchi operatori e reparti di degenza chirurgici e ripensare le attività ambulatoriali.

Restano solo le attività contrassegnate con la U di Urgente (da eseguire entro 72 ore) e B di breve (entro 10 giorni al massimo).

Le attività procrastinabili, invece, quelle contrassegnate dalla lettera D (differibile da eseguire entro 60 giorni per gli accertamenti diagnostici)  e P (programmata da eseguire entro 90/120 giorni) devono invece essere sospese. E così i ricoveri: Sì a quelli in regime di urgenza, gli oncologici e quelli con priorità alta, mentre lista d’attesa per gli altri.

La raccomandazione

Nello stesso documento che è stato inviato dal Dirimei, l'invito che viene fatto ai direttori a mantenere il più possibile a casa i pazienti con le cure a domicilio. Viene inoltre posta l'attenzione sui percorsi della nascite e sui pazienti nefropatici (con problemi ai reni).

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