Morto nell'esplosione nella centrale: la comunità rumena di Settimo piange Pavel
Le parole del pastore della Parrocchia Ortodossa: "Ho visitato la famiglia e pregato per loro"
La comunità e le istituzioni settimesi hanno subito mostrato vicinanza e solidarietà alla famiglia. Il messaggio più sentito e accorato è quello arrivato dalla parrocchia Ortodossa Romana “Sf. Ioan de la Râsca și Secu” e dal suo pastore.
Lutto per Petronel Pavel Tanese
Non appena si è diffusa la notizia della scomparsa improvvisa nel drammatico incidente nella centrale di Suviana di Petronel Pavel Tanase, 45enne di origini rumene e residente con la moglie e i due figli a Settimo da diversi anni, in tantissimi sui social hanno espresso cordoglio e partecipazione per il terribile accaduto.
Non è mancato un messaggio da parte della comunità ortodossa settimese, realtà molto numerosa e unita. Queste le parole scritte dal pastore Paul Porcescu:
Che Dio ci aiuti! Annunciamo con dolore nel cuore, il passaggio all'Eterno di Pavel Petronel Tanese, marito e padre di due gemelli.
Ha perso la vita ieri pomeriggio al lavoro nell'esplosione alla centrale elettrica Enel Green Power del Lago di Suviana. Oggi ho visitato la famiglia e ho detto una preghiera cercando di trasmettere loro forza. Noi come parrocchia ci occuperemo di tutti gli aspetti funebri per aiutare chi rimane indietro. Che riposi in pace"
Il pastore Paul ha fatto sapere inoltre che state informate le Autorità Consolari nella persona del Console Mirela Dumitrescu nonché con il sindaco Elena Piastra "che ci ha assicurato tutto il supporto necessario".
Ai figli, due gemelli di 14 anni che frequentano la scuola media cittadina, la notizia è stata data questa mattina e la scuola si è già attivata per dare il giusto sostegno per aiutarli ad affrontare il difficile momento.
L'incidente
Pavel Tanese ha perso la vita nella violenta esplosione avvenuta a circa trenta metri di profondità, nel bacino artificiale di Suviana, nel comune di Camugnano, nell'Appennino bolognese, ha sconvolto il Paese nella giornata di ieri, martedì 9 aprile 2024. L'inferno si è scatenato intorno alle 14.30, quando una turbina è esplosa all'ottavo piano sotto lo zero causando prima un incendio e poi l'allagamento del nono, con crollo di un solaio.
L'esplosione e il successivo crollo, come riporta l'Ansa, hanno travolto almeno 12 tecnici, tutti di ditte esterne. In tre, all'ottavo piano, sono morti sul colpo e sono stati individuati i corpi.
Le altre vittime
Come riferisce il nostro portale nazionale News Prima ad ora gli altri morti certi sono Mario Pisani, 73 anni, residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto) e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra, nel Messinese.
Purtroppo però l'elenco potrebbe allungarsi: si cercano infatti ancora almeno quattro dispersi mentre feriti più gravi sono cinque.