Tragedia

Morto nella strage di Suviana: partita una raccolta fondi per aiutare moglie e figli

Ha suscitato clamore la notizia del blocco del conto operato dalla banca, procedura prevista in questi casi ma che aggiunge difficoltà alla sofferenza

Morto nella strage di Suviana: partita una raccolta fondi per aiutare moglie e figli
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Di fronte al dramma che ha travolto la famiglia di Pavel Petronel Tanase, morto a soli 45 anni nell'esplosione che si è verificata nella centrale idroelettrica di Suviana lo scorso martedì 9 aprile 2024, la comunità settimese non è rimasta indifferente e si è mobilitata per offrire sostegno morale e materiale.

Pavel Petronel Tanase, morto nella strage di Suviana

Pavel Petronel Tanase aveva 45 anni, una moglie, Laura, e due figli gemelli di 14 anni. Arrivati più di vent'anni fa dalla Romania, si erano stabiliti a Settimo Torinese e nel 2018 erano diventati cittadini italiani.

Dal Piemonte era partito giorni fa per lavoro, per un incarico da elettricista trasfertista alla centrale idroelettrica di Suviana. Qui, però, come racconta anche il nostro portale nazionale News Prima, nella terribile esplosione, ha trovato la morte insieme ad altri sei colleghi.

Il blocco dei conti

A creare molto clamore nelle scorse ore sui social è stata la notizia del "congelamento" del conto corrente. Un movimento che in realtà è una procedura standard prevista sempre in questi casi ma che però in tanti casi può tradursi in una difficoltà ulteriore per una famiglia già travolta da tanto dolore e che quindi si trova a combattere, oltre che con la sofferenza, anche con la burocrazia.

L'aiuto di amici, parenti e della comunità locale

Ma a questo punto è scattata la solidarietà di amici e parenti, che per sostenere Laura e i suoi due figli hanno attivato una carta prepagata (IBAN: IT13F3608105138298677898756), per raccogliere denaro che possa aiutarla ad affrontare le prime necessità giornaliere e gli eventuali spostamenti. Un'iniziativa di cui si è fatta portavoce anche la settimese Liliana Bancescu sui propri canali social:

"Buongiorno a tutti, è partita una raccolta aiuti per la famiglia di Pavel Petronel Tanase. La carta è intestata a TANASE LAURA. Grazie di a chi riuscirà ad aiutare anche con un piccolo contributo".

A mobilitarsi da subito la Chiesa ortodossa rumena di Settimo, che tramite il suo pastore Paul Porcescu aveva immediatamente espresso vicinanza materiale e spirituale alla famiglia, così come la scuola frequentata dai figli di Tanese, l’Istituto comprensivo Settimo 2, che si è subito attivata per fornire adeguato sostegno psicologico.

Sostegno arriva anche dalle istituzioni. La sindaca Elena Piastra ha fatto sapere di aver già contattato l'Inail così da informare la famiglia su quale sia il percorso burocratico da affrontare adesso. Inoltre, l'Amministrazione ha spiegato che Enel Green Power, proprietaria dell'impianto, ha garantito che nell'immediato coprirà le spese degli spostamenti della donna da Settimo a Bologna e si farà carico dell'assistenza psicologica.

E sempre la sindaca si è fatta a sua volta portavoce dell'iniziativa della raccolta fondi:

In molti mi avete chiesto in che modo aiutare i famigliari di Pavel Petronel Tanase, il nostro concittadino venuto a mancare nella terribile tragedia sul lavoro nella centrale di Bargi. È stata attivata una carta ricaricabile per sostenere la famiglia nell’affrontare le spese attuali, a fronte del blocco del conto bancario. Chi vuole contribuire può farlo versando un contributo sulla carta intestata a Laura Tanase, sua moglie, a questo

La mamma e il fratello in Romania

Non si conosce ancora la data del funerale dell'uomo, né si sa se si tratterà di una cerimonia congiunta, forse un Funerale di Stato, per tutte le vittime dell'incidente o di momenti separati. Intanto il fratello e la mamma di Pavel, che vivono a Iasi, in Romania, non sono ancora partiti per l’Italia in attesa degli sviluppi.

La speranza ora è che il corpo sia quanto prima restituito ai suoi cari così che possano piangerlo e dargli degna sepoltura.

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