Settimo

Mondo Convenienza, due fronti contrapposti: chi sciopera e chi vuole lavorare

Alla protesta appoggiata dal sindacato Sì Cobas si contrappone quella di chi non vuole incrociare le braccia "Veniamo pagati a giornata, come portiamo il pane sulle nostre tavole”?

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Due fronti totalmente contrapposti tra loro. Anche se sotto la stessa bandiera, o sotto lo stesso datore di lavoro. Quella che si è registrata oggi, giovedì 13 luglio, è stata una mattinata di tensione anche se per fortuna si sono evitati incidenti.

Servizio di Vittorio Savoia

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Due posizioni contrapposte

Da un lato ci sono quei lavoratori della Veneta Logistic, che fornisce servizi a Mondo Convenienza, e che appoggiati dal sindacato Si Cobas protestano da ieri tra i cancelli della Veneta Logistic di via Torino 20 a Volpiano e quelli – da ieri sera – della zona industriale di Settimo, in Via Tedeschi.

Chi sciopera

“Dopo il riuscito sciopero di ieri, gli operai hanno passato la notte dai cancelli del magazzino di Settimo, cominciando stamane il secondo giorno di protesta. Anche nel magazzino di Volpiano, è ferma la merce di questo colosso della logistica (che fattura più di Ikea Italia): in totale sono più di 300 i lavoratori coinvolti” spiega una nota del sindacato Si Cobas che nella mattinata ha presidiato il “picchetto” nella zona industriale a cui hanno partecipato numerosi lavoratori che, con oltre 100 mezzi, hanno interamente bloccato l’accesso ai magazzini di via Tedeschi.

“Dopo aver resistito alle minacce di crumiri e sgherri, i lavoratori in lotta chiedono la realizzazione delle loro richieste, per le quali la sindaco di Settimo, pure considerando la denuncia operaia dello sfruttamento e dell'illegalità (condizioni di lavoro non risolte né dall'intervento della magistratura né della Dtl - Ispettorato del lavoro) ha chiesto un tavolo in prefettura rifiutando l'approccio padronale della questura che considera lo sciopero come un problema di ordine pubblico”. Aggiunge una nota di Si Cobas.

"Vogliamo lavorare"

Di avviso completamente opposto, invece, quei lavoratori – un centinaio circa – che da metà mattinata ha deciso di “occupare pacificamente” piazza della Libertà, disponendo una serie di mezzi di trasporto proprio ai piedi del Palazzo del Municipio di Settimo. “Basta blocchi”, e ancora “Vogliamo lavorare”. A protestare di fronte al palazzo istituzionale ci sono invece quei lavoratori che vorrebbero invece continuare a lavorare. “Ci impediscono di entrare a caricare la merce, veniamo pagati a giornata di lavoro, non possiamo stare fermi, altrimenti come portiamo il pane sulle nostre tavole”?

Un’occupazione che nei primi istanti ha generato qualche momento di tensione, soprattutto per l’inaspettato arrivo di un così alto numero di lavoratori in protesta che con i mezzi di lavoro hanno interamente paralizzato la piazza e le relative vie di accesso.

 

 

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