SETTIMO TORINESE

Minacce di morte per il cane, l’assurda lettera minatoria

Vittima del gesto Franco Ferraresi che nei giorni scorsi ha trovato viti, lamette e veleno nella buca delle lettere

Minacce di morte per il cane, l’assurda lettera minatoria
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«Quanto mi è accaduto è inaudito. Ricevere un avvertimento di morte in stile mafioso per un cane che abbaia, con tanto lettera anonima corredata di viti, pezzi di lametta e veleno rappresenta un’aberrazione della psiche umana».
Ad affermarlo è Franco Ferraresi, settimese molto noto per il suo impegno nell’associazionismo cittadino, che nei giorni scorsi ha pubblicamente denunciato un episodio che supera, davvero, l’immaginabile. Una lettera ritrovata nella buca della posta della sua abitazione che, come dice lui, è “ai confini dell’impero”.

 

Minacce di morte per il cane, l’assurda lettera minatoria

«Voi con il vostro cane di m..... avete rotto il c.... a tutto il quartiere. Tenetevelo ad abbaiare tutto il giorno in casa vostra».
«La prossima volta - prosegue poi il messaggio minatorio chiaramente anonimo - non ci saranno più avvisi ma bocconi avvelenati, wurstel con dentro lamette o chiodi».
Dopo lo sgomento iniziale a Franco Ferraresi non è rimasto che recarsi immediatamente agli uffici della Tenenza dei carabinieri di via Regio Parco per denunciare immediatamente quanto accaduto. Ha messo, nero su bianco, la sua versione dei fatti oltre alla ricostruzione di quanto accaduto la scorsa settimana. Raccontando che, il suo cane - razza Border Collie - di giorno è «regolarmente all’esterno del cortile recintato della mia abitazione e di notte lo faccio entrare in casa». «Nessuno del vicinato - ha aggiunto - è mai venuto a rappresentarmi di persona alcuna problematica legata alla gestione del cane».
Passato il momento della denuncia, però. Ferraresi ha scritto anche alla sindaca di Settimo Elena Piastra. «Con la presente - scrive - mi rivolgo non solo al capo dell’Amministrazione comunale, ma anche all’ufficiale di pubblica sicurezza».

Ferraresi  indignato e angosciato

Scrivendo che oltre che essere indignato per quanto accaduto a lui e alla sua famiglia nei giorni scorsi, con la conseguente angoscia causata dalle minacce ricevute, si ritiene indignato per altro.
«Il tratto di via Torino che va dal semaforo angolo corso IV novembre alla rotonda del Centro Commerciale è sia di giorno che di notte una pista da qualifiche Moto GP e Formula Uno, manovre oltre ogni limite del codice della strada e motori roboanti che sprigionano un'esagerazione di decibel ... ma non si interviene, perché evidentemente a va tut bin!».
E, ancora, «Quasi tutte le sere verso mezzanotte e anche dopo in zona via della Costituzione, così come anche in altre parti della Città, si esplodono fuochi d'artificio non autorizzati e ovviamente molto rumorosi... e non certo per festeggiare compleanni e anniversari... ma non si interviene, perché evidentemente a va tut bin!»
Questo fa più male della lettera anonima minatoria a un cane che essendo cane, abbaia».
I militari della Tenenza di Settimo, che hanno raccolto la denuncia, hanno già effettuato tutti i rilievi sul materiale allegato alla lettera minatoria e, come ovvio, avviato tutte le indagini di rito per cercare di risalire ai responsabili dell’assurda minaccia recapitata nei giorni scorsi.

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