in manette un 55enne

Mi avete rubato la corrente»: minaccia i vicini di casa, facendo finire in ospedale una donna

Terrore in una palazzina alle porte del centro storico

Mi avete rubato la corrente»: minaccia i vicini di casa, facendo finire in ospedale una donna

Ingiurie, sputi, calci, minacce di vario genere. E, ancora, frutta lanciata contro la porta di casa e contro le finestre. E molto altro ancora.

Minaccia i vicini di casa, facendo finire in ospedale una donna

Per quella coppia di pensionati che vivono in un condominio a poche centinaia di metri dal centro di Settimo Torinese, la vita era ormai diventata un calvario fatto di ansie e paure da mattina a notte fonda. Un incubo.
Tutto per un vicino di casa che da tempo li aveva presi di mira e che negli ultimi due mesi, da inizio agosto a fine settembre, aveva aumentato vistosamente il numero di «attacchi» nei loro riguardi. Il motivo? Presto detto: un potenziale furto di energia elettrica per l’utilizzo di un apparecchio per la magnetoterapia, utile per alleviare i dolori muscolari.
E dire che i rapporti fra quell’uomo di 55 anni e la coppia all’inizio erano stati descritti – dalle vittime e anche dal vicinato – come « buoni e rispettosi», con tanto di inviti a prendere il caffé e fare «due parole».

Presi di mira

Ma qualcosa «si rompe» e il 55enne inizia a prenderli di mira praticamente tutti i giorni in una sorta di escalation di episodi, alcuni dei quali decisamente gravi.
In una circostanza ha colpito, ripetutamente, la porta di casa della loro abitazione con calci e pugni misti ad urla. Il tutto in pieno giorno e con una precisa motivazione: vedere il contatore dell’energia elettrica per stimare se avessero o meno rubato la corrente.
Poi, un’altra volta, ha iniziato a suonare ripetutamente il citofono presente al piano terra sia di giorno sia di notte, arrecando alla coppia un importante disturbo. Anche perché l’uomo soffre di gravi problemi di salute che già normalmente non gli permettono di dormire molte ore.

Gli episodi sono diventati sempre più gravi

Come detto, gli episodi sono diventati sempre più gravi. Come quella volta, a inizio agosto, che il 55enne aveva strappato il telefono dalle mani della vicina per poi spingerla a terra, facendola cadere. E, non contento, l’ha pure colpita con un pugno alla tempia: solo per miracolo l’accaduto non si è trasformato in tragedia. La donna è stata poi accompagnata in ospedale, dove è stata poi dimessa con una prognosi di sette giorni.
E dopo aver lanciato della frutta contro le finestre della loro abitazione, ecco che ha iniziato a pedinare la donna, urlandole epiteti molto forti e gravi, in alcune circostanze anche contro il compagno.
E a fine settembre ecco l’epilogo: dopo l’ultima minaccia, ecco arrivare i Carabinieri che hanno arrestato l’uomo per «atti persecutori». Ora si trova in carcere a Ivrea.