Incidente

L'ultimo saluto alla prof Calabrò, intanto si continua a indagare sull'incidente

Proseguono le indagini da parte della Procura di Ivrea; eseguite inoltre delle verifiche sullo stato dell’illuminazione pubblica in quel tratto di strada

L'ultimo saluto alla prof Calabrò, intanto si continua a indagare sull'incidente
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Amici, ex colleghi e tanti conoscenti hanno dato l’ultimo saluto, nel pomeriggio di venerdì 14 marzo, a Maria Calabrò, la 74enne ex insegnante dell’Istituto di Istruzione Superiore di Settimo Torinese morta lo scorso 3 marzo dopo tredici giorni di agonia.

Amici, ex colleghi ed ex alunni per l'ultimo saluto alla prof Calabrò

Nella chiesa parrocchiale di San Vincenzo de' Paoli, in tanti si sono stretti attorno al marito Zuhar Ahmad Salih; ai figli Dylan con Elisa, Alan; la piccola Sofia Vittoria; il fratello Lorenzo con la moglie Pina. Tutti hanno voluto ricordare quella donna buona, dolce, premurosa.

E lo era a casa come a scuola, in maniera del tutto identica. E questo lo hanno rimarcato anche gli ex colleghi, che pochi giorni fa le avevano dedicato un pensiero sulla pagina social dell’Istituto.

L'incidente

Calabrò era stata investita da una Mercedes E 300 in via Lombardia nella serata di martedì 18 febbraio, mentre stava effettuando la passeggiata serale - non distante dalla propria abitazione - con il suo cane «King», morto sul colpo a seguito del violento impatto.

La 74enne, subito soccorsa dallo stesso conducente - un 75enne settimese - e poi dal personale sanitario 118, era stata trasferita d’urgenza all’ospedale Giovanni Bosco di Torino dove è poi morta per le ferite e le fratture riportante (bacino, arti e un importante trauma cranico) in quei drammatici istanti.

Proseguono le indagini sulla cause della morte

Intanto proseguono le indagini da parte della Procura di Ivrea, coordinate dal sostituto procuratore Filippo De Bellis, che aveva richiesto molteplici accertamenti per chiarire, definitivamente, le cause che hanno portato alla morte della ex professoressa: è morta per l’incidente o per cause successive?

Anche per questo motivo sono stati nuovamente ascoltati i parenti della donna, che hanno raccontato il lungo periodo passato dalla 74enne in ospedale, dal ricovero fino alla morte, passando per i giorni in cui sembrava poterci esserci una importante ripresa.

Si fanno verifiche sull'illuminazione di quel punto

La Procura eporediese, inoltre, ha fatto eseguire diverse verifiche ai carabinieri della Tenenza di Settimo sullo «stato di salute» dell’illuminazione pubblica in quel tratto di strada.

Specie dopo diverse segnalazioni - anche tramite social - che denunciavano problemi di visibilità. Soprattutto dopo l’esposto degli stessi familiari della vittima.

Anche in questo caso c’è una domanda: l’illuminazione era sufficiente oppure può aver creato problemi al conducente, che potrebbe non aver visto la professoressa? Tutti interrogativi che devono portare a delle risposte chiare e ferme.

Il conducente, infatti, al momento è indagato per «lesioni personali aggravate» ma potrebbe essere indagato per «omicidio stradale».

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