L'ambulatorio medico aperto in via Ferrarese
A San Raffaele, nei locali comunali a disposizione anche delle associazioni.
L'ambulatorio medico aperto in via Ferrarese
Ambulatorio medico
Una bella novità per i cittadini di San Raffaele. A partire da giovedì 16 luglio, infatti, è stato attivato lo studio dei medici di base al primo piano dei locali comunali di via Ferrarese 30. «Un servizio certamente importante per tutta la comunità - commenta il sindaco di San Raffaele Ettore Mantelli - che potrà contare sulla presenza di due medici «storici», molto conosciuti ed apprezzati, come la dottoressa Pozzo ed il dottor Belvedere».
Messi a disposizione locali comunali
L’idea di sistemare l’ambulatorio dei medici nei locali comunali di via Ferrarese è stata portata avanti dall’Amministrazione con l’intento di garantire ai cittadini di avere l’opportunità di avere i medici di base a disposizione in paese. Questo perché a causa di alcune problematiche avremmo potuto correre anche il rischio di non poter garantire più tale servizio a San Raffaele. Di fronte a questa situazione abbiamo cercato di trovare una soluzione e quella dei locali comunali al primo piano di via Ferrarese 30 ci è sembrata essere la più adeguata secondo tutti i punti di vista. Poiché tale sede è utilizzata anche da alcune associazioni abbiamo anche chiesto loro cosa ne pensassero e da tutti è emerse la massima disponibilità. Ora, lo studio medico sarà operativo 4 giorni su cinque e le associazioni come Avis e Lilt che come detto fanno uso di questi spazi in maniera saltuaria, avranno comunque l’opportunità di poterli utilizzare».
A sostegno della scelta fatta dall’Amministrazione comunale ci sono anche le caratteristiche dei locali. «E’ vero che i locali per gli ambulatori medici si trovano al primo piano, ma è possibile salire, per chi non ce la fa, anche utilizzando l’ascensore. Inoltre ci sono anche i bagni adeguati. La scelta che è stata fatta guarda al futuro. Il nostro scopo infatti è quello di poter garantire nel corso degli anni il servizio con continuità a tutta la cittadinanza».