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La storica sede Cai di Venaria distrutta da un incendio
"Questo non cancellerà la nostra passione che unisce tanti soci e amici. Ripartiremo più uniti di prima" assicurano dal sodalizio
La scorsa notte, quella tra giovedì 26 e venerdì 27 dicembre 2024, un violento incendio ha distrutto la sede Cai di via Picco a Venaria Reale.
La storica sede Cai di Venaria distrutta da un incendio
A dare il drammatico annuncio sono stati proprio i volontari del Cai dalla loro pagina social ufficiale:
"Questa notte un incendio ha portato via 100 anni della nostra storia, la sede di Via Picco è bruciata totalmente, cercheremo di capire cosa è successo. Questo non cancellerà la nostra passione che unisce tanti soci e amici. Ripartiremo più uniti di prima".
A dare ulteriori dettagli sull'accaduto è stato il sindaco di Venaria Reale Fabio Giulivi:
"Purtroppo è andato perso tutto ciò che vi era all'interno, un patrimonio materiale di ricordi, letture, trofei, attrezzature frutto di una lunga storia associativa. Sul posto è accorso subito il vicesindaco Cerrini. Le forze dell'ordine verificheranno le motivazioni a seguito del pronto intervento dei Vigili del Fuoco a cui va un sentito ringraziamento per essere riusciti a circoscrivere l'incendio evitando danni ancora maggiori vista la vicinanza di altre sedi associative. Ho parlato col Presidente Roberto Savio a cui ho espresso tutta la solidarietà e la vicinanza dell'Amministrazione comunale. Daremo tutto il sostegno necessario al Cai per ripartire presto con la loro attività".
La solidarietà della Regione
«Con rammarico ho appreso la notizia che nella notte un incendio ha distrutto la sede del Cai di Venaria, una delle più longeve del Piemonte - dice l'assessore alla Montagna Marco Gallo - Sono andati in fumo cento anni di storia: lettere, documenti, carte raccolti in un secolo di attività della sezione e bruciati dalle fiamme. Esprimo profonda solidarietà al presidente Roberto Savio e sono convinto che quanto promesso dallo stesso Cai di Venaria si realizzerà: l’incendio non cancellerà la passione che unisce tanti soci e amici che ripartiranno più uniti di prima per ridare presto una nuova sede agli appassionati della montagna. La Regione è pronta a fare la propria parte»
