La lettera di 82 asili privati alla Regione: "Chiediamo misure urgenti e certe"
Gli asili privati del Piemonte sottoscrivono una lettera chiedondo aiuto alla Regione e a Cirio: "Misure a sostegno dell’economia dei servizi per l’infanzia e aiuti alle famiglie".
La lettera di 82 asili privati alla Regione: "Chiediamo misure urgenti e certe".
La lettera degli asili alla Regione
L’emergenza Coronavirus sta colpendo anche i servizi educativi privati rivolti alla prima infanzia, 0 - 6 anni. Ben 82 asili nido, dislocati in tutto il territorio piemontese, hanno firmato una lettera indirizzata al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio richiedendo “misure a sostegno dell’economia dei servizi per l’infanzia privati e aiuti alle famiglie”.
Le richieste
“Mossi dal senso civico che ci contraddistingue e avendo a cuore la salute dei nostri bambini e delle loro famiglie, ci siamo immediatamente adeguati alle ordinanze correlate all’emergenza epidemiologica da Covid-19 provvedendo all’immediata chiusura dei nostri servizi che, inevitabilmente, ha comportato non pochi disagi alle famiglie che si affidano a noi”.
“Un contributo per tutte le famiglie con i bambini in età scolare e prescolare, indipendentemente dal reddito delle stesse, volto a sostenere il pagamento di rette di scuole o servizi educativi privati pur in assenza di servizio”.
L’hashtag #nonsiamoinvacanza
“Nessuno si è ricordato di noi, nessuno ha pensato che anche noi educatori di strutture private abbiamo bisogno di uno stipendio”.
“Abbiamo la responsabilità di riaprire tra poche settimane, un mese o più, le nostre strutture perché, prima o poi, le famiglie che oggi giustamente non vorrebbero pagare le rette non usufruendo del servizio, domani avranno bisogno di noi e noi potremmo non esserci più […] Domani forse, vi ricorderete che il nostro servizio era importante e che valeva la pena di essere ricordato e salvato. #nonsiamoinvacanza, il Birimbao non è in vacanza”.
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