Discussione aperta

La collina ha bisogno di una nuova viabilità

Un tema molto sentito in particolare a Castiglione che riguarda la situazione di via Cauadana

La collina ha bisogno di una nuova viabilità
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La collina ha bisogno di una nuova viabilità.

Nuova viabilità

Che si chiami strada alternativa alla Sp 122, Gronda o tangenziale est poco importa, da troppo tempo è però in primo piano l’esigenza di una viabilità rinnovata che vada a togliere gran parte del traffico da via Mario Caudana, sul territorio di Castiglione, che presenta problematiche sempre più grandi, legate in particolare al passaggio di mezzi pesanti durante il giorno, nonostante l’ordinanza in vigore che lo limiterebbe (ad eccezione delle giuste deroghe).

La situazione

Una discussione che tra proposte e possibili progetti va avanti davvero da molti anni ma che purtroppo, fino ad oggi non ha portato risultati.
Legittima la preoccupazione dei residenti lungo il tratto di strada in questione, ma c’è da dire che le Amministrazioni del territorio, anche in quest’ultimo periodo, non sono sicuramente state con le mani in mano ed in più occasioni hanno cercato di portare l’attenzione sul tema in Città Metropolitana, l’ex Provincia, che è l’Ente che ha competenza proprio sulla Sp 122.

A Castiglione

Il tema è molto sentito in particolare a Castiglione. «Il traffico pesante sulla Sp122 è in questo contesto un problema noto e sentito - puntualizza il sindaco Loris Lovera -. Per quanto concerne il monitoraggio vengono svolte campagne di controlli tutte le settimane, e nello scorso anno 2021 si sono elevate

sanzioni sull’ordinanza di divieto di transito dei mezzi pesanti dalle 7,30 alle 18,30; nei primi 5 mesi di quest’anno siamo già arrivati a 223, quindi con un monitoraggio importante del rispetto di tale ordinanza. C’è da ricordare come molti mezzi siano autorizzati al transito in quanto mezzi di residenti o aziende con sede sul territorio di Castiglione oppure che dimostrino un documento di trasporto con destinazione Castiglione Torinese. Nel frattempo, per definire soluzioni più strutturali e di lunga durata, ci siamo attivati con gli enti superiori, con la Città metropolitana come proprietaria della rete viaria e con la Regione come parte interessata nelle concessioni. A seguito di questo impegno, lo scorso settembre abbiamo avuto una riunione con la Città Metropolitana, con i Comuni ed Enti interessati, per proporre una viabilità alternativa alla Sp122 nell’immediato e, in prospettiva strutturale di medio termine, la progettazione di una infrastruttura di collegamento tra il chierese ed il chivassese correttamente dimensionata e attenta all’aspetto ambientale. Tutti i sindaci della collina hanno sottoscritto una lettera uscita dal protocollo di Chieri, per chiedere l’attivazione di un tavolo di lavoro e confronto con Regione e Città Metropolitana in merito alla infrastruttura descritta. Come amministrazione lo scorso aprile siamo stati ricevuti dal vicesindaco di Città Metropolitana con delega specifica, Jacopo Suppo, il quale ha preso l’impegno di portare avanti il discorso della modifica della viabilità attuale dell’intera dorsale della Sp122 e di lavorare ad un progetto più ampio sempre nell’ottica del minor impatto ambientale possibile, con l’obiettivo di realizzare una infrastruttura correttamente dimensionata, che possa far defluire in modo sostenibile ed in sicurezza i mezzi che dal chierese vanno verso il chivassese e viceversa. Abbiamo stretto anche una buona collaborazione con il neocostituito Comitato Cctt, con il quale si sta lavorando per l’organizzazione di un momento di incontro coinvolgendo Regione e Città Metropolitana per parlare di viabilità alternativa».

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