l'ultimo saluto

La Città ha detto addio al Cavalier Ufficiale Piersergio Sartore

«Lampo» era lo storico fotografo con un passato da Bersagliere

La Città ha detto addio al Cavalier Ufficiale Piersergio Sartore
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Lacrime e tanta commozione, nel pomeriggio, lunedì 17 marzo, ai funerali del Cavalier Ufficiale Piersergio Sartore, «colonna portante» del commercio di Venaria Reale.

La Città ha detto addio al Cavalier Ufficiale Piersergio Sartore

Un malore se l’è portato via a 87 anni, nella serata di mercoledì 12 marzo, dopo un ricovero d’urgenza all’ospedale Maria Vittoria di Torino.
Per una intera esistenza è stato fotografo, con studio in viale Buridani, all’angolo con via Trucchi.
Ma la sua è stata una famiglia di fotografi, basti pensare che il fratello Luigi - per tutti Gino - anche lui per una vita ha avuto uno studio nella galleria commerciale ex Auchan e Città Mercato e, ancora, al “Centro Commerciale”.
Era soprannominato «Lampo», per della rapidità e della capacità con la quale usava il flash durante gli scatti che gli venivano commissionati.
Bersagliere, nel 2007 era diventato Cavaliere Ufficiale mentre per anni ha fatto parte del direttivo Ascom.
Gli amici lo ricordano come un uomo «brillante, di compagnia, sempre con la battuta pronta e che portava allegria in una cena o in una vacanza. Nel lavoro, poi, era super professionale: era sempre con il camice bianco».

Il ricordo

Toccanti le parole del sindaco Fabio Giulivi, presente alle esequie nella chiesa di San Francesco, assieme all’assessore al Commercio, Monica Federico:
«Ci sono persone che fanno la storia di una comunità. E il Cavaliere Ufficiale Piersergio Sartore l'ha fatta, nel corso dei decenni, come rinomato fotografo di Venaria, con studio in viale Buridani. Un uomo che ha fatto della professionalità, della cortesia e del rispetto una ragione di vita. Era una delle "pietre militari" del commercio Venariese», lo ha ricordato il primo cittadino della Reale, che a margine delle esequie ha aggiunto come Sartore fosse molto attento ai dettagli: «ogni volta che vedeva l’orologio del Municipio non correttamente preciso, mi chiamava per farmelo presente. E in suo onore, pochi giorni fa, lo abbiamo di nuovo messo a posto. Sono convinto che da lassù sia contento di questo piccolo gesto», conclude il primo cittadino della Reale.
Il feretro - dove non poteva mancare il cappello piumato - è stato accolto dal picchetto d’onore dei Bersaglieri della sezione venariese «Angelo Grigoli», rigorosamente in divisa, con il labaro sociale listato a lutto. Con loro anche un trombettiere della sezione «Medaglia d’Argento Fausto Balbo» di Settimo Torinese che ha intonato il silenzio.
Tra i tanti partecipanti anche l’ex sindaco Giuseppe Cataniama anche Giorgio Broglio, presidente dell’Anioc, l’Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche.
Ma anche Antonio Guarino, presidente della Fand e del Coro Lirico Puccini.
Sartore lascia la moglie Anna Maria; le figlie Tamara e Serena; i generi Alfredo e Daniele; i nipoti Andrea e Federica con Christian.
Al termine della funzione religiosa - officiata da don Giovanni Di Maggio, parroco di San Francesco - l’ultimo viaggio verso il Tempio di Piscina per il rito della cremazione.

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