Inseguimento da film per le vie della Città
Una volta braccato, ha confessato di aver avuto paura perché conscio della bravata commessa

Quando lo hanno fermato, dopo un lungo inseguimento per le strade di Settimo Torinese, quel 36enne italiano ha subito spiegato ai Carabinieri della Tenenza cittadina di aver commesso una «bravata», anche se il termine usato, come ben potrete immaginare, era stato un altro.
Inseguimento da film per le vie della Città
Perché nella notte tra il 29 e il 30 maggio 2025, i militari dell’Arma erano andati a trovarlo a casa sua, in quell’appartamento di via Moglia, per verificare se fosse all’interno.
Il motivo? Presto detto: doveva scontare una pena, con il regime dei domiciliari dopo una condanna per «maltrattamenti in famiglia».
Ma quando stavano per suonare al campanello generale, i Carabinieri hanno visto l’uomo - volto conosciuto - entrare in auto e mettere in moto una Fiat Panda.
Nonostante le urla e gli avvertimenti bonari di fermarsi e di ravvedersi subito, evitando guai ulteriori, il 36enne ha inserito le chiavi e, sgommando, è partito.
Di qui l’inseguimento per le vie periferiche della Città delle Penne, culminato dopo diversi chilometri e bloccato dopo l’intervento di ben cinque pattuglie.
Diversi passanti hanno persino filmato l’inseguimento, degno del miglior film poliziesco d’italica memoria: uno di questi è stato persino pubblico dalla famosa pagina Instagram «Welcome To The Favelas Torino».
Scattata la denuncia
Per lui, inevitabilmente, è scattata una denuncia plurima per «evasione», «resistenza a pubblico ufficiale» e persino «guida senza patente» perché ritirata in precedenza.
Attualmente il 36enne si trova nuovamente ai domiciliari nello stesso appartamento da dove è fuggito. Ma gli stessi militari hanno informato la Procura di Ivrea che ora potrebbe anche decidere la revoca dell’attuale misura restrittiva e optare per il ritorno in carcere, dove completerebbe il tempo rimanente di detenzione.