In casa essiccava la marijuana: «nonno pusher» finisce nei guai
Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso e ora sono mirate a capire se il pensionato «lavorasse» per conto proprio o per una più ampia organizzazione criminale
Quell’odore «strano» aveva insospettito tutti i vicini di casa di quella palazzina alle porte di Settimo.
«Dovete venire, c’è una puzza insopportabile. Non vorremmo fosse morto qualcuno», hanno detto ai carabinieri della Tenenza cittadina dopo aver composto il numero unico di emergenza «112».
In casa essiccava la marijuana: «nonno pusher» finisce nei guai
E così, in poco tempo, sono arrivati i militari dell’Arma, i vigili del fuoco e il personale sanitario 118. Questi ultimi, però, sono andati via praticamente subito. E il motivo è divenuto chiaro pochi minuti dopo che i carabinieri hanno bussato prima e suonato poi a quella porta: nessuno era morto e il proprietario, un uomo sulla settantina d’anni, era più vivo che mai.
Eppure c’era da capire il perché di quell’odore così forte che ben si sentiva addirittura dalla tromba delle scale.
E allora cos’era? Semplice: della marijuana. Gambi, per la precisione. Molti già essiccati e altri in fase di essiccazione. Un centinaio abbondante i grammi di sostanza già «pronta all’uso» sequestrata dai carabinieri settimesi.
Di qui la perlustrazione completa di tutto l’appartamento, che ha portato a scoprire come il pensionato disponesse di bilancini di precisione e di tutto il materiale che serve per preparare le varie dosi di «Maria».
Le indagini
Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso e ora sono mirate a capire se il pensionato «lavorasse» per conto proprio (magari per «arrotondare» la pensione) o per conto di una più ampia organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacente leggere.
I casi di spaccio in Città sono sempre più all’ordine del giorno e i militari dell’Arma praticamente ogni settimana segnalano i giovani assuntori pizzicati nei parchi cittadini piuttosto che le denunce o gli arresti dei tanti spacciatori sorpresi a cedere sostanze in centro o nella periferia e fuori dai locali..
Il pensionato è stato denunciato con l’accusa di «detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti» mentre tutta la droga e il materiale usato per tagliare e confezionare è stato subito sequestrato.