25 novembre

«Il numero dei casi di violenza è invariato Ma ci sono donne che vivono “protette”»

Paola Ferrero presidentessa di «Uscire dal Silenzio»

«Il numero dei  casi di violenza è invariato Ma ci sono donne che vivono “protette”»
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Da un lato, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne fa da cornice alle tante iniziative che servono per alzare la voce e accendere i riflettori su un problema che ancora oggi tocca l'intera società.

«Il numero dei casi di violenza è invariato Ma ci sono donne che vivono “protette”»

Dall'altro lato, invece, il 25 novembre rappresenta anche un momento importante per riflettere sui numeri. A livello nazionale, ad esempio, una donna su tre risulta vittima di violenze. E poi ci sono i femminicidi. Un «bollettino» che conta oltre 90 donne uccise nel 2024. Un lungo elenco di nomi, di donne strappate alla vita dal proprio partner o da un ex compagno.

La realtà locale...

Calandoci nella realtà locale, i dati restituiscono l'immagine di un fenomeno stabile ma sempre più grave. Ammontano intorno a 45 i casi presi in carico nel corso dell'anno dal centro antiviolenza Uscire dal Silenzio, tra gli sportelli di Settimo e San Mauro. Un numero praticamente simile a quello del 2023, a cui si aggiungono i casi di cui il centro si occupava già a partire dall'anno precedente, visto che alcuni percorsi hanno durata biennale. «Non sono aumentati ma neanche diminuiti - sintetizza Paola Ferrero, presidentessa di Uscire dal Silenzio -. La vera caratteristica è che i casi che arrivano sono sempre più gravi. Ad esempio, abbiamo cinque donne che hanno diverse forme di protezione e anche le altre situazioni sono abbastanza difficili». In questo scenario, diventano ancora più importanti le azioni di sensibilizzazione. Partendo dai più piccoli e dalle nuove generazioni. «Continuiamo con i progetti nelle scuole elementari – spiega Ferrero -. Siamo stati alla Vivaldi e alla Giacosa e ora iniziamo alla Roncalli. Ma andremo anche nelle scuole medie». Percorsi essenziali per provare a tenere alta l'attenzione su una battaglia che è ancora troppo lunga e che richiede un impegno collettivo.

Il programma

Spettacoli, cortei, dibatti. Settimo si prepara alla ricorrenza del 25 novembre con un ricco cartello di appuntamenti messo a punto dal Forum Donne in collaborazione con diverse realtà del territorio. La giornata rappresenta un'occasione per riflettere, denunciare e per promuovere il rispetto e l'uguaglianza di genere. Il Forum, guidato dalla presidentessa Natascia Molino, unisce parole, «rumorose» sfilate cittadine ma anche simboli, come una panchina rossa inaugurata in alcuni punti della città, cimelio di una lotta di cui non bisogna ricordarsi solo il 25 novembre ma tutti i giorni. Si parte venerdì 22 novembre, al teatro Garybaldi, con «Tutto quello che volevo. Storia di una sentenza», spettacolo proposto dall'Unitre. Sabato 23, alle 12, alla coop di via Fantina verrà inaugurata la prima panchina rossa. Alle 15, invece, in via Castiglione, Uscire dal Silenzio presenta i cartelli antiviolenza, parte di un ampio progetto di sensibilizzazione sulla tematica. Il pomeriggio prosegue con il corteo tra le vie della città contro la violenza di genere e il femminicidio. Il percorso parte da via Generale Dalla chiesa e passa per via Ariosto, piazza Vittorio Veneto, piazza della Libertà, via Cesare Battisti fino in piazza Campidoglio. Terminato il corteo, ritrovo in biblioteca Archimede, alle ore 16.30, con «È un maschio? Viaggio negli stereotipi maschili», dibattito a cura del centro antiviolenza. Archiviato il sabato, il calendario prevede per domenica 26 novembre l'inaugurazione di una seconda panchina rossa. Appuntamento alle ore 12 al cimitero, in via Milano. Chiude il cartellone del Forum, lunedì 25 novembre, alle ore 17, il dibattito che si terrà nella sede della Cgil dal titolo «Molestie e violenze sul lavoro: come tutelarsi?».

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