L'episodio

Il noleggio dell’auto finisce in rissa

Protagonisti della vicenda un imprenditore ed una coppia, tutti residenti in città. La vicenda è al vaglio dei Carabinieri e non si escludono denunce

Il noleggio dell’auto finisce in rissa

Noleggiano un’auto ma al termine del periodo di concessione del mezzo non solo «nicchiano» per la riconsegna ma decidono di non pagare. Una vicenda avvenuta fra la periferia di Settimo Torinese e la zona di Torino nord e culminata con una lite dove non sono mancate le minacce e dove i protagonisti sono persino arrivati alle mani.

Noleggio auto

Come riportate sulle colonne de La Nuova Periferia, tutto ha inizio quando due persone settimesi – una italiana e una straniera – decidono di affidarsi a un noleggiatore che ha la sua agenzia a Torino ma risiede a Settimo.

Dopo aver firmato tutte le pratiche, l’imprenditore ha ricordato loro le principali regole legate al noleggio di mezzi: evitare incidenti e danneggiamenti dell’auto, riportarla nelle medesime condizioni e con lo stesso carburante. E, soprattutto, regolarizzare il pagamento, avvenuto come da prassi con carta di credito.

Ma un piccolo problema con la carta poteva far «saltare» il tutto. Ma il noleggiatore ha lo stesso concesso l’uso della vettura, visto che si sarebbe trattato di due giorni complessivi. «Pagate alla consegna», avrebbe detto ai due.

Passano le ore e il giorno della consegna dei due neanche l’ombra. E, a impensierire ulteriormente l’imprenditore, il fatto che non rispondessero al cellulare. Avendo però copia della carta d’identità, riesce a risalire all’indirizzo di chi ha sottoscritto il contratto di noleggio per riottenere l’auto ed essere pagato per il servizio prestato.

E così arriva a Settimo, dove trova la macchina – in ottimo stato – e trova la coppia. Dopo qualche minuto di discussione, si arriva alle mani ma soprattutto alle minacce. L’imprenditore decide di tornare a casa per poi tornare per «regolare i conti».

L’intervento dei Carabinieri

La coppia chiama così i Carabinieri, spiegando loro come l’uomo li stesse minacciando con una pistola. Sul posto arrivano due pattuglie dell’Arma, pensando veramente al peggio. Ma dopo aver perquisito l’uomo, della pistola non è stata trovata traccia.

La vicenda è ora al vaglio dei militari: gli inquirenti vogliono capire ogni dettaglio di questi due giorni così concitati. A partire dalla questione legata al pagamento del mezzo fino alle minacce senza tralasciare la colluttazione. E non è escluso che alla fine possano scattare delle denunce.