La truffa

Il magnate russo vuole comprare gli hotel, in realtà è una truffa

La Guardia di Finanza ha scoperto due pluripregiudicati e sventato una truffa milionaria.

Il magnate russo vuole comprare gli hotel, in realtà è una truffa
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Il magnate russo vuole comprare gli hotel, in realtà è una truffa. La Guardia di Finanza ha scoperto due pluripregiudicati e sventato una truffa milionaria.

Il magnate russo vuole comprare gli hotel

"…Il magnate russo è interessato ai tuoi alberghi… un affare per milioni di euro …”

ma in realtà è una truffa.

LaGuardia di Finanza di Torino ha denunciato due pluripregiudicati e sventa una truffa milionaria.

È successo in alta Val di Susa, quando un imprenditore del settore alberghiero, viene contattato da due sedicenti intermediari immobiliari. I due uomini si presentano a nome e per conto di un industriale russo interessato all'acquisto di un residence in Valle, ma non solo. Gli intermediari allargano l’offerta ad appartamenti e dependance. La proposta è allettante, si parla di milioni di euro per chiudere il tutto in pochi giorni.

La trattativa

I contatti si succedono e la trattativa sembra andare avanti, anche se qualcosa in quelle lunghe telefonate, finalizzate a un primo accordo, all'imprenditore non torna. Quel qualcosa che non va lo scoprono subito i Finanzieri della Compagnia di Susa chiamati ad approfondire la vicenda, che, dopo una breve indagine, capiscono che non esiste nessuna trattativa ma, soprattutto, nessun magnate russo interessato agli hotel. Alla richiesta dei due “mediatori” di un primo incontro per fissare il sopralluogo delle location da acquistare, l’imprenditore accetta.

Le indagini

L’appuntamento in un bar del centro di Torino dove però si presentano anche i Finanzieri di Susa che assistono all’incontro. I due faccendieri, eleganti e dai modi gentili, vengono fermati all’uscita del locale. Con il mondo del mercato immobiliare nulla hanno a che fare, o meglio, hanno a che fare a modo loro.  Lunga è infatti la sfilza di precedenti penali a loro carico: dalla truffa alla detenzione di armi, dalla rapina ai furti nelle abitazioni. Gli inquirenti hanno appurato l’inesistenza di un qualsiasi acquirente e di una qualsivoglia trattativa, tutto falso ed architettato dai due uomini i cui motivi sono ora al vaglio dei Finanzieri che stanno approfondendo la vicenda. I due, entrambi trentenni e residenti in un campo Rom della periferia torinese, sono stati denunciati per truffa.

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