Il «compromesso» in Consiglio per i furti al cimitero: no alla videosorveglianza, ma sì ai civich in borghese
Se n'è discusso durante l'ultima seduta consiliare
Il «compromesso» in Consiglio per i furti al cimitero: no alla videosorveglianza, ma sì ai civich in borghese.
Furti al cimitero
Per contrastare furti di fiori e di oggetti al cimitero nessuna telecamera. Piuttosto «ronde» di vigili in borghese. È questa l’intesa raggiunta dalla squadra di governo e dall’opposizione per risolvere la mozione sottoscritta in merito dai consiglieri di minoranza.
La discussione
Raggiungere il compromesso non è stato facile. La consigliera di minoranza Fdi, Paola Antonetto, facendosi portavoce anche dei colleghi che con lei hanno siglato il documento, ha inizialmente posto il veto. «Non va dimenticato – spiega – che al cimitero ci sono stati anche scippi, persone aggredite e malmenate. Di furti di fiori, poi, mi occupo da almeno 10 anni riportando puntualmente notizia di tali reati in quest’aula, quasi allo sfinimento. Le telecamere possono essere, pur non piacendo neppure a noi, la soluzione ideale. Crediamo si possano collocare questi dispositivi senza creare imbarazzo o turbare le persone che vi si recano in preghiera in un momento di dolore».
Perplessità sono arrivate però dalla maggioranza. «Inserire le telecamere in un luogo in cui sono quotidianamente all’opera dei lavoratori significa intraprendere un percorso sindacale. Serve il loro assenso» illustra la sindaca Giulia Guazzora, proponendo in alternativa «Una sorveglianza in borghese come quella predisposta nel periodo dei Santi dalla Polizia Locale». Soluzione su cui hanno spinto il capogruppo del Pd Rudy Lazzarini, il collega Dem Matteo Fogli e il consigliere della civica Giulia Guazzora Sindaca Daniele Bagarin. «Non possiamo tirarci indietro dal risolvere il malcostume dei furti, ma dobbiamo pensare che il cimitero è un luogo di raccoglimento e lacrime. Ben venga l’aiuto della Polizia Locale per presidiare puntualmente il cimitero, e magari di volontari che ne supportino le attività. Anche perché le telecamere sono un costo che è preferibile sostenere per altre zone del territorio come gli ingressi delle scuole».
A questo punto la proposta di un emendamento da parte del consigliere di maggioranza di Impegno per San Mauro, Aldo Parola ed il punto d’intesa sui controlli in borghese.
La situazione
Una soluzione la cui applicazione è tutta da vagliare, dal momento che il corpo di Polizia Locale, sotto organico, fatica ad assolvere all’ordinario. Solo il tempo potrà dire, dunque, se i «pattugliamenti» proposti porteranno risultati. O se, come i cartelli fatti sistemare dall’assessora ai Servizi cimiteriali Katia Venturi (esclusivamente) nella nuova ala del cimitero per «impietosire» i ladri, saranno un buco nell’acqua.