I pendolari meritano più di qualche promessa per gli anni a venire. Nel pomeriggio di martedì 9 dicembre, nel Grattacielo della Regione Piemonte, l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi ha ricevuto una rappresentanza di settimesi: la sindaca Elena Piastra, l’assessore alla mobilità del Comune di Settimo Arnaldo Cirillo e un portavoce del Comitato Pendolari Settimo, costituitosi qualche settimana fa. La richiesta di incontro era arrivata proprio dal Comune in seguito a un altro incontro, con gli stessi pendolari, nel quale questi ultimi avevano evidenziato vari problemi del trasporto ferroviario locale.
Anche RFI
Oltre a Gabusi erano presenti delegazioni di Agenzia della Mobilità Piemontese, Trenitalia e RFI. L’obiettivo della riunione era evidenziare le criticità e capire quali migliorie, investimenti e azioni la Regione e i soggetti interessati hanno intenzione di mettere in campo per potenziare un servizio che si presenta carente. I pendolari e il Comune hanno posto sul tavolo i principali problemi: scarsa qualità del servizio delle linee SFM1 e SFM2 (Rivarolo-Chieri, Pinerolo-Chivasso) in termini di ritardi e cancellazione corse; sostituzione, su SFM2, dei moderni treni “Rock” con TAF, vecchi, soggetti a guasti e di difficile accesso per le persone con disabilità; dirottamento delle linee SFM4, SFM6 e SFM7 da Stura a Caselle, con danno per i settimesi che utilizzavano Stura. Cadenzamento poco razionale dei convogli nelle ore di punta, con treni ravvicinati e ampie fasce scoperte, carenza di collegamenti serali e nel weekend; inadeguatezza infrastrutturale della stazione con infiltrazioni d’acqua, ascensori non funzionanti e servizi igienici accessibili solo a pagamento, anche per le persone con disabilità, e che accettano solo contanti.
Il Comune ha poi chiesto aggiornamenti sugli investimenti previsti sulla tratta: una data prevista per l’adeguamento tecnologico della linea (che dovrà permettere un distanziamento più ravvicinato dei treni e dunque la possibilità di far fermare più convogli a Settimo); una data prevista per l’istituzione del SFM5 Orbassano-Stura; una data prevista per l’istituzione dell’SFM8 Lingotto-Chivasso.
La sindaca Piastra
«Ringraziamo l’assessore Gabusi per averci ricevuti – commenta la sindaca Piastra – Un gesto di apertura che apprezziamo, anche se non sono arrivate le rassicurazioni che auspicavamo. Abbiamo registrato l’impegno di RFI a adeguare i servizi igienici della stazione, a sistemare l’ascensore, a operare migliorie infrastrutturali sulle pensiline. Abbiamo preso atto dell’impegno a sistemare i TAF, anche se tale intervento non è paragonabile al ripristino dei “Rock” che sono stati dirottati su altre linee. Anche la nostra proposta di distribuire gli stessi TAF su linee diverse è stata scartata.
Gli elementi più preoccupanti riguardano però gli investimenti. Le tempistiche per gli interventi infrastrutturali sono scoraggianti e lasciano i nostri territori per l’ennesima volta con in mano soltanto promesse. «Vogliamo cogliere la disponibilità della Regione a incontrarci come un segnale di apertura, ma ribadiamo che occorre fare qualcosa in più per rendere il trasporto pubblico, e in particolare il treno, davvero competitivo con i mezzi privati – prosegue la sindaca – Ora occorre monitorare quanto verrà fatto nei prossimi mesi. Ci proponiamo di incontrare nuovamente la Regione e gli altri soggetti coinvolti fra circa sei mesi per collaborare il più possibile a un obiettivo comune, il miglioramento del servizio».
L’assessore Cirillo
«Dovremo aspettare il 2027, nelle previsioni più ottimistiche, per vedere SFM5 a Stura – approfondisce l’assessore Cirillo – Ci hanno dato tempi analoghi anche per la riduzione del distanziamento treni da 5 a 4 minuti nel tratto Settimo-Chivasso. Va ancora peggio per l’avvio di SFM8: dovremo aspettare il completamento del passante Porta Nuova-Porta Susa, previsto per il 2028. Speriamo che almeno questi due interventi servano a limitare i continui ritardi sulla linea. Crediamo che il nostro territorio, meriti di più in termini di investimento: abbiamo pagato la mancata realizzazione della gronda merci, continuiamo a vedere treni merci sulla linea storica, abbiamo subito il passaggio dell’Alta Velocità senza alcuna compensazione adeguata. Ciononostante, e sa di beffa, abbiamo visto il servizio peggiorare in termini di qualità dei treni, almeno su SFM2. È un problema che non riguarda solo Settimo, ma anche i comuni della Collina dove spesso i residenti fanno riferimento alla nostra stazione».
Il neo comitato pendolari
«Difficile dirsi soddisfatti dopo l’incontro di ieri. Prendiamo atto che il contratto di servizio tra Regione e Trenitalia rappresenti una generica dichiarazione d’intenti – commenta il Comitato Pendolari Settimo – Basti pensare ai vecchi TAF che sarebbero dovuti andare in pensione nel 2023, invece vengono impiegati tutti i giorni sull’SFM2 e chissà quando saranno sostituiti. Non meglio le prospettive sulle nuove linee che dovrebbero servire le stazioni di Settimo e Stura, nella migliore delle ipotesi si dovranno attendere 4 anni. Continueremo a tenere alta l’attenzione sui servizi ferroviari afferenti questo territorio, convinti che meriti molto, molto di più».