la situazione

«I parchi del quartiere invasi dall’illegalità»

Nonostante le continue proteste dei residenti, gli interventi delle forze dell'ordine non sono ancora riusciti a riportare la situazione alla  normalità

«I parchi del quartiere invasi dall’illegalità»
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Allarme parchi comunali in Barriera di Milano. Molte aree verdi registrano numerosi problemi e sono invase dall’illegalità. Spesso le recinzioni vengono divelte e gli spazi diventano centri di ritrovo per spacciatori e tossici, luoghi di smistamento di sostanze stupefacenti. Ma nonostante le continue proteste dei residenti, gli interventi delle forze dell'ordine non sono ancora riusciti a riportare la situazione a una normalità tanto auspicata dalla popolazione di Barriera di Milano a Torino.

«I parchi del quartiere invasi dall’illegalità»

In particolare, all'interno del parco di via Cigna, la situazione vergognosa e a tratti paradossale. Il parco è completamente sotto il controllo d tossicodipendenti e spacciatori, che gestiscono attività illegali quotidianamente, causando danni a tutta la zona. Nell'area verde troviamo tende improvvisate e baracche, ritrovo di tossicodipendenti e sbandati che spesso compiono atti illeciti, sotto gli occhi dei residenti sempre più esasperati. I pusher, a turno, recuperano la droga attraverso le grate nascoste dal cantiere per la costruzione della nuova metro 2. Lo smercio continua senza sosta, giorno dopo giorno. E il danno è per tutti gli abitanti del quartiere.
«Ormai da tempo continuiamo a denunciare una situazione vergognosa: il parco di via Cigna è totalmente in balia di sbandati, nullafacenti, tossicodipendenti e spacciatori che ogni giorno gestiscono il traffico dell'illegalità, devastando tutto ciò che li circonda», attacca la capogruppo di Fratelli d'Italia, Verangela Marino, rimarcando come la situazione sia fuori controllo.

Nonostante le continue proteste dei residenti, gli interventi delle forze dell'ordine non sono ancora riusciti a riportare la situazione alla  normalità

«Da molto tempo continuiamo a segnalare la presenza di diverse tende di fortuna, canadesi che vengono utilizzate da tossicodipendenti e delinquenti per commettere ogni tipo di illecito – aggiunge - Inoltre, dopo aver divelto l'ennesima recinzione, grazie all'intervento di Amiat l'abbiamo fatta portare via, per evitare che qualcuno si potesse fare male seriamente in quanto alcuni ferri oltretutto arrugginiti spuntavano pericolosamente, mettendo a rischio i passanti».
Lo scenario è allarmante. Più che un'area verde destinata ai residenti questo spazio sembra una tangenziale dell'illegalità, per il continuo via vai di pusher e clienti. Sempre più numerose sono le persone che vengono a recuperare la loro quotidiana dose di droga, passata attraverso le grate e servita al cliente di turno. Ogni giorno va in scena quello che sembra un vero e proprio banco di mercato della droga. Gli spacciatori si aggirano anche in bicicletta per facilitare gli spostamenti all'interno del parco e portare a termine i loro affari con i clienti che puntualmente si ripresentano.
E ancora una volta gli abitanti della periferia si sentono cittadini di serie B. Quella che potrebbe essere un parco importante, una risorsa per tutti gli abitanti, in particolare famiglie e bambini, è spesso un'area off-limits per i normali cittadini.
«Per quale motivo la città continua a non occuparsi di tutte le aree verdi di Torino, dal centro alla nostra periferia, mettendo in atto dei provvedimenti che possano restituire ai frequentatori del parco la serenità e la tranquillità dovuta di poter circolare liberamente al suo interno? - chiede ancora Marino - Chissà se i nostri amministratori comunali sono al corrente di questa vergognosa situazione? Sono anni che continuano ad amministrare la città di Torino, ma ancora devono capire come intervenire su questi vergognosi fenomeni. Chiedo al sindaco Stefano Lo Russo se sia troppo impegnativo venire a controllare di persona cosa troviamo all'interno dei parchi della città da voi amministrata? Noi non siamo cittadini di serie B».

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