Già oltre 300 adesioni alla petizione per chiedere un pediatra in più sul territorio. D’accordo i sindaci
Un tema d'interesse per tutto il territorio
Già oltre 300 adesioni alla petizione per chiedere un pediatra in più sul territorio. D’accordo i sindaci
La petizione
Una sola pediatra a coprire un territorio di ben sei Comuni ed oltre 2.700 under 14. E’ partita da questi preoccupanti dati la petizione indetta da un gruppo di mamme del territorio, e che ha già ottenuto oltre 300 adesioni e l’appoggio dei sindaci del territorio.
La situazione
Una raccolta firme partita nei primi giorni dello scorso dicembre e conclusasi a ridosso delle festività, per chiedere all’Asl To4 nuovi medici dal momento che «Il dottor Gobetto è andato in pensione da poco» illustra Priscilla Marin (nella foto), promotrice insieme a Cristina Szep, Loredana Vicol e Maria Magdalena Apalaghiei dell’iniziativa di mobilitazione cittadina, avviata col supporto di Roberto Di Ponto. «Voci sul suo prossimo pensionamento – spiega – circolavano da tempo ma è divenuta ufficiale solo quando due settimane prima che lasciasse il posto Asl ci ha mandato una comunicazione per informare che avremmo dovuto scegliere un nuovo pediatra. Ci aspettavamo arrivasse un sostituto, invece non è accaduto e nell’intera collina è rimasta una sola pediatra a disposizione».
Il taglio di medici territoriali non sembra essere una novità per il territorio. «Da quel che ho potuto ricostruire fino ad una decina di anni fa i pediatri erano tre – analizza ancora la signora Marin –. Dopo un primo pensionamento, anche questo mai reintegrato, sono rimasti in due e oggi soltanto più una». Una dottoressa che per legge può coprire un massimo di 800 pazienti, su una popolazione di 2.714 bambini e ragazzi tra 0 e 14 anni (dato Istat, aggiornato al 1 gennaio 2022), spalmati sui comuni di Gassino, Castiglione, San Raffaele, Rivalba, Sciolze e Cinzano. Appare chiaro che «I numeri per un secondo pediatra ci siano» evidenziano le mamme, «Anche perché nel corso del mese di dicembre abbiamo dovuto arrangiarci chi a Settimo, chi a San Mauro, con tutti i disagi che questo ha comportato: doversi spostare in un’altra Città, spesso in orari di punta e in periodo di influenze, ma soprattutto non avere più un punto di riferimento presso lo studio del territorio, un disagio soprattutto per i residenti dei piccoli comuni quali Sciolze o Cinzano».
Di qui l’idea di ritrovarsi davanti le scuole e più in generale sul territorio per chiedere «Una firma per avere un secondo pediatra in città?». Un’iniziativa cui hanno aderito oltre 300 cittadini, sposando le ragioni del documento. «Le vostre comunicazioni – si legge nel testo della petizione – sono arrivate con uno scarso preavviso e adesso abbiamo appreso che non ci sarà un sostituto, non è accettabile doversi recare fino a San Mauro con dei bambini. In più, l’assenza di un secondo ambulatorio pediatrico è l’ennesimo duro colpo per il nostro Comune e quelli limitrofi. Chiediamo un’immediata soluzione, che possa garantire la presenza di uno specializzando nell’ambulatorio di Gassino, soprattutto in questi mesi invernali. Occorre inoltre una soluzione di più ampio raggio, che consenta di provvedere alla copertura dell’ambulatorio rimasto vacante».
D'accordo i sindaci
«Ci auguriamo che questa mobilitazione porti ad una soluzione favorevole» la speranza di tante mamme e papà che hanno siglato il testo, giunto il 30 dicembre scorso anche sulla scrivania del sindaco Paolo Cugini, cui il gruppo di promotrici ha chiesto udienza per cercare una spalla nella politica locale. Presente in quell’occasione anche Ettore Mantelli, primo cittadino di San Raffaele, che ha vissuto in maniera diretta il problema. «Ho due figli, uno di 15 ed una di 9 anni, e proprio per quest’ultima dovremo cercare un sostituto» ha spiegato a margine dell’incontro.
«Come Amministrazioni sosterremo questa petizione perché è interesse di tutti trovare una soluzione ad una situazione che, oltre ad aggravare di un maggior numero di pazienti i pediatri del territorio, genera anche dei disservizi» hanno affermato i due sindaci. «Col supporto degli altri colleghi del distretto di Chivasso chiederemo ad Asl alla prossima riunione di mettere a concorso il posto».