Gassino fa da sé: sono partite le vaccinazioni al campo sportivo
Cugini: "Adesso speriamo che Regione e Asl ci diano il loro supporto, in modo da far partire, per maggio o giugno, un centro massivo in via Diaz".
Gassino fa da sé: sono partite le vaccinazioni al campo sportivo
Vaccinazioni
Ha deciso di fare da sé. E insieme ai medici di base, sabato scorso (17 aprile), ha dato il via alle vaccinazioni al campo sportivo Valentino Bertolini in completa autonomia.
La decisione
Una decisione presa dopo che Asl To4, la scorsa settimana, ha fatto saltare i piani di Gassino, che proprio in via Diaz, era pronto a far partire un centro di vaccinazione massivo a disposizione di tutta l’area a sud del Po e dei suoi 41 mila abitanti. Il paese ha perciò deciso di rodare da solo il proprio centro. Così, venerdì 16 aprile, la Protezione civile ha lavorato alle prenotazioni. Mentre sabato 17, con la disponibilità di una dottoressa e di due infermiere che si sono proposte volontariamente per dare una mano, sono quindi stati inoculati 33 vaccini, tre in più di quelli inizialmente previsti, tra le 9 e le 12.30. Tutti a cittadini di Gassino compresi tra i 70 e i 60 anni.
Il via
«La mattinata è andata molto bene», sono le parole soddisfatte del sindaco Paolo Cugini. «Abbiamo dato dimostrazione che il nostro centro può funzionare e davvero bene. Per questo devo ringraziare la dottoressa, che come molti suoi colleghi sul territorio ha dato disponibilità a vaccinare i cittadini anche presso il nostro centro. Le due infermiere presenti, che nel pomeriggio di sabato hanno poi iniziato il loro turno in ospedale. Perciò per la loro volontaria diponibilità a fare servizio al nostro centro in mattinata sono doppiamente meritevoli di un grazie. E poi tutti i volontari: Protezione civile, Anc di Castiglione, Croce Rossa, Polizia Municipale. Nonché la farmacia Maffei, che ha conservato i vaccini». Le fiale, arrivate venerdì nel tardo pomeriggio, sono state conservate infatti nella farmacia di corso Italia, che si era già resa disponibile nelle scorse settimane a stoccare i sieri ordinati dai medici di base che ne avessero fatto richiesta. «Tengo a specificare che questi vaccini non li abbiamo tolti ad alcun centro massivo - aggiunge Cugini -. Li abbiamo fatti in più. E anche i nostri medici e infermieri continueranno a dare il loro supporto ad altri centri vaccinali, quindi pure in termini di personale non togliamo niente a nessuno. Il nostro centro vuole semplicemente dare un pari servizio anche ai cittadini a sud del Po. E la soddisfazione dei 33 vaccinati di sabato dimostra che abbiamo ragione».
La campagna vaccinale
Ma adesso come proseguirà, ora, la campagna al Bertolini? «Adesso speriamo che Regione e Asl ci diano il loro supporto, in modo da far partire, per maggio o giugno, un centro massivo in via Diaz. Questi due enti hanno ammesso di avere fatto degli errori, per esempio nel creare centri laddove non ce n’era bisogno, per una pura scelta politica. Quindi ora auspichiamo decidano di appoggiarci e ci mandino i vaccini. Intanto, proseguiremo con le nostre forze, visto che abbiamo ampiamente dimostrato di potercela fare».
Tutto però dipenderà proprio dalla disponibilità dei vaccini, ragione per cui il centro non avrà, per questa fase, un ritmo ben cadenzato di inoculazioni giornaliere. «Con le capacità che abbiamo possiamo fare 40 vaccini al mattino e 40 al pomeriggio. Ma tutto dipende dalla disponibilità delle fiale. Solo se e quando riceveremo altri sieri potremo procedere, come già preventivato, a farli nelle giornate di venerdì e sabato. Sempre tendenzialmente il mattino dalle 9 alle 12.30, ma se ci sarà una buona disponibilità di vaccini anche il pomeriggio. E’ per questa ragione che speriamo che Regione e Asl ci diano al più presto appoggio e fiale, permettendoci di procedere poi a ritmo più serrato».