Ore di apprensione

Gassino ancora con il fiato sospeso per il piccolo caduto dal balcone

Mentre il bimbo lotta in ospedale con l'aiuto dei medici, il paese spera e prega e si mette a disposizione per aiutare la famiglia

Gassino ancora con il fiato sospeso per il piccolo caduto dal balcone
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Sgomento e preoccupazione, al netto di qualche "giudizio" (di troppo) espresso in attesa di conoscere i fatti e la dinamica dell'accaduto, sono stati i sentimenti che hanno pervaso la comunità gassinese, e non solo, da quando nel pomeriggio di venerdì 22 marzo si è diffusa la notizia del grave incidente verificatosi in via Circonvallazione.

La caduta dal secondo piano

E' ancora ricoverato in gravi condizioni il piccolo di quasi due anni che venerdì scorso è precipitato dal balcone di casa: un volo di almeno cinque metri fin giù nella rampa che porta ai garage, in seguito al quale ha riportato numerose fratture e lesioni.

Il bimbo sarebbe sfuggito al controllo della madre, impegnata con l'altro figlio ma su questo faranno chiarezza i carabinieri e la Procura di Ivrea.

Asportato un rene

Tempestivo l'intervento delle ambulanze e poi dell'Elisoccorso che ha portato il piccolo al Regina Margherita di Torino dove, nella notte tra venerdì e sabato, i medici si sono visti costretti a eseguire un intervento chirurgico di asportazione di un rene, ormai troppo compromesso dalla caduta.

La vicinanza dei gassinesi

Sebbene non siano mancati, come spesso accade sui social, commenti di condanna e disapprovazione, nei confronti di chi in quel momento aveva la responsabilità del bambino, fortunatamente a prevalere è stata l'umanità, con numerose manifestazioni di vicinanza, solidarietà e speranza, a cui sui social ha dato il via in particolare il post di una cittadina:

Non scrivo quasi mai qui...anche se abito in centro al paese e avrei tanti motivi per lamentarmi e anche per elogiare questo paese...
Ma oggi proprio non ce la faccio: eri è caduto un bimbo dal secondo piano ed è ovviamente grave ma mi piacerebbe che lo stesso meraviglioso paese che si è unito in fiaccolata poco tempo fa si unisse anche ora. Io ho 4 figli e lavoro in un nido comunale di Torino nord vedo situazioni, vi garantisco, di ogni genere. Ma non punto mai il dito le mamme di oggi sono lasciate sole e devono fare tutto e nessuna mamma vorrebbe che capitasse una cosa del genere davvero!! Ma noi come paese ora secondo me potremmo fare un bel gesto anche solo simbolico e stringerci intorno a questi genitori e chiedere loro se hanno bisogno di qualcosa, magari un passaggio fino al regina dove dovranno andare per molto tempo, o se possiamo portare l'altro figlio (il fratellino grande di appena 3 anni) un'ora al parco, o magari portargli una torta così che possano mangiare qualcosa tra la disperazione e lo sconforto... perché invece leggo solo accuse e insinuazioni??? Perché non riusciamo ad essere paese accogliente e abbracciante??

Abbracciamola questa mamma se la incontriamo per strada perché sicuramente ne ha bisogno... e proviamo ad essere comunità di sostegno e non tribunale di accusa.
Vi prego proviamoci!!

Un post che ha ottenuto centinaia di reazioni positive e moltissimi commenti di approvazione, a conferma del cuore grande della comunità. C'è anche chi si è messo a disposizione per aiutare la famiglia del piccolo.

Va ricordato che poco tempo fa la comunità gassinese si è stretta a quella castiglionese per un'altra tragedia che ha coinvolto una giovane vita: la vicenda di Andrea Vincenzi, portiere del Gassino-San Raffaele morto a 12 anni per le complicazioni di una polmonite.

Ora questo nuovo grave episodio davanti al quale tutti stanno con il fiato sospeso, confidando in un epilogo diverso, ossia che in questo caso il bimbo possa farcela, tornando il prima possibile a casa dalla sua famiglia.

 

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