A San Mauro

Fondi esauriti per i risarcimenti: gli alluvionati aspetteranno ancora

Il Comitato delle famiglie colpite dall'alluvione di giugno aspetta risposte

Fondi esauriti per i risarcimenti: gli alluvionati aspetteranno ancora
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Fondi esauriti per i risarcimenti: gli alluvionati aspetteranno ancora

Risarcimenti

E’ pervenuta in forma scritta la risposta all’interrogazione presentata dal consigliere regionale sanmaurese Silvio Magliano (Moderati) sui risarcimenti alle famiglie alluvionate nel giugno scorso. Una risposta, firmata dall’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi, che non lascia buone prospettive: i fondi stanziati non sarebbero sufficienti per risarcire tutti.

La situazione

«Attualmente non è ancora stata emanata l’ordinanza del capo del Dipartimento di Protezione Civile, che permetterà il pagamento degli interventi necessari», si legge nel testo. E tra i punti elencati, vi è: l’organizzazione ed effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall'evento; il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche; l'attivazione di prime misure economiche di immediato sostegno al tessuto economico e sociale nei confronti della popolazione e delle attività economiche e produttive direttamente interessate dall'evento. «A onor del vero - aggiunge Gabusi - ci risulta che il Dipartimento Nazionale non abbia più fondi a disposizione sul fondo di emergenza Nazionale, tanto che stiamo ancora aspettando le risorse per gli eventi dell’ottobre/novembre 2019. Per tale motivo ci aspettiamo che il Governo rimpingui tale capitolo e metta in condizione il Dipartimentonazionale di operare celermente».
E intanto il comitato spontaneo di cittadini (40 famiglie sulle 61 che hanno subito danni) #speriamochenonpiova monitora la situazione, nonostante il silenzio del Comune sulla richiesta di documentazione per comprendere le responsabilità dell’accaduto. «Avevamo mandato una lettera in cui venivano poste all’Amministrazione delle istanze - spiegano -, è scaduto il termine ultimo per l’invio della documentazione richiesta attraverso un accesso agli atti per comprendere le responsabilità di quanto accaduto». Tra gli obiettivi del comitato anche il monitoraggio per la messa in sicurezza dei rii collinari.

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