La denuncia

Ennesima montagna di rifiuti lasciati a cielo aperto in periferia

Ancora un episodio di sversamento abusivo di materiale

Ennesima montagna di rifiuti lasciati a cielo aperto in periferia
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Ennesima montagna di rifiuti lasciati a cielo aperto in periferia

Rifiuti

È una piccola montagna di rifiuti quella che costeggia un ampio tratto di Strada Rattera, nel mezzo di alcune distese di verde e della Pirelli, uno degli stabilimenti più all'avanguardia del territorio. Già qualche mese fa, in seguito a precise segnalazioni recapitate alla nostra redazione, avevamo avuto modo di rintracciare la presenza di discariche abusive abbandonate lungo il medesimo percorso, quasi come se fosse diventato un punto di smaltimento e di riversamenti edili fai da te.

Il nuovo caso

E ora, in piena estate, ci ritroviamo a dover denunciare la stessa situazione. In sostanza, Amministrazione e Seta non hanno avuto neanche il tempo di smaltire i precedenti rifiuti a cielo aperto che già se ne trovano altri. Blocchi di cemento, tubi, tavolette dei servizi sanitari, cocci di vetro. È lungo l'elenco dei materiali in cui ci si imbatte sulla destra che costeggia il viale, a pochi passi dal cavalcavia accanto all'autostrada Torino-Milano. Rifiuti che sembrano essere il frutto di alcuni lavori di ristrutturazione, come già constatato nelle situazioni precedenti. Difficile, davanti ad un'immagine del genere, contenere l'amarezza dell'autore della segnalazione e di chi, sporadicamente, continua a frequentare la zona per un giro all'aria aperta di corsa o in bicicletta. «Provo rabbia ed indignazione», afferma qualcuno, senza troppi giri di parole, provando ad ipotizzare alcune soluzioni per porre fine ad una piaga che rappresenta un danno sia sotto l'aspetto sociale che ambientale. «Andrebbero installate delle telecamere per beccare questi maleducati, che dovrebbero essere sanzionati con una bella multa salata da pagare dopo aver ripulito tutto», sbotta l'autore della segnalazione, punzecchiando l'Amministrazione e invitando le autorità ad intervenire, visto che la chiusura del cavalcavia sull'autostrada non ha impedito a tanti di continuare ad abbandonare i rifiuti nei campi. Gli stessi campi che si trovano immersi nel grano e la cui immagine suggestiva si scontra con la mano dell'uomo che, senza nessuno scrupolo, rovina l'ambiente e i frutti dell'azione della natura.

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