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Elezioni, la civica «DialoGassino» pronta a continuare. Il sindaco? Se non cambia la legge, Morelli ci spera...

Si andrà al voto nel 2024

Elezioni, la civica «DialoGassino» pronta a continuare. Il sindaco? Se non cambia la legge, Morelli ci spera...
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Dopo Settimo, anche gli amministratori di Gassino, Comune che andrà al voto nel 2024, hanno annunciato le proprie disponibilità ad una ricandidatura. Nel corso di una riunione interna quasi tutti i membri della lista civica DialoGassino si sono sbottonati e detti pronti a coprire un nuovo mandato, «Anche se molto dipenderà dalla squadra». Su tutti l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Morelli, che in molti danno per «favorito» quale candidato a sindaco in quanto padrino del più grande progetto dell’attuale Amministrazione: la nuova scuola elementare.

Elezioni, la civica «DialoGassino» pronta a continuare

«Non è mai stato un mistero il mio desiderio di proseguire l'attività politico-amministrativa per portare a compimento tanti progetti che abbiamo avviato. Certo, molto dipenderà dalla squadra. Da come sarà strutturata e da quale progetto s'intenderà portare avanti» afferma. Anche l'assessore alle Manutenzioni Giuseppe Molinari, il consigliere Matteo Aguzzi e la consigliera Alessandra Porta, nonostante «La complessità di entrare nel meccanismo amministrativo» sono disponibili a rimettersi in gioco in funzione di «Come sarà composta la squadra e chi sarà il capitano», per dirla con una metafora calcistica.
L’importanza di questa frase non è secondaria. Sebbene Elly Schlein e Giuseppe Conte stiano, con grande sforzo, cercando di stingere un’alleanza tra Pd e M5s a livello nazionale, la stessa opzione pare non essere percorribile a livello locale. Pochi i punti in comune tra i DialoGassino e i principali esponenti pentastellati, Alessandro Lorenzon e Cristian Corrado, con i quali vi sono già stati degli incontri, ma che non mancano occasione per pungolare i possibili alleati sulla gestione degli ultimi anni.

Il sindaco? Se non cambia la legge, Morelli ci spera...

Inoltre rimane da capire quale ruolo giocherà in questa partita l'uscente sindaco Paolo Cugini, al suo secondo mandato e dunque non ricandidabile, salvo modifiche normative. «Se cambierà la legge e anche ai Comuni con una popolazione compresa tra 5 e 15 mila abitanti sarà consentito il terzo mandato, del tutto plausibile, non è detto che non lo valuti» afferma. Diversamente, «Non accetterò ruoli che facciano ombra al candidato sindaco. Dopo 10 anni di esperienza e il numero record di voti ottenuti sarei un po' ingombrante» prosegue. Per Cugini potrebbe aprirsi inoltre la via per una candidatura regionale, strada che aveva già tentato anche nel 2019. «Si sta discutendo proprio in questi giorni di legge elettorale regionale, le cui modifiche renderanno più o meno possibile una mia candidatura. Il mio desiderio non è necessariamente quello di farmi avanti nel 2024, ma sicuramente di dare continuità ad un impegno politico-amministrativo e a ruoli ricoperti a vario titolo in enti piemontesi, esperienza per me totalizzante e da cui, dopo 20 anni, ho imparato tanto».
In questo scenario la consigliera Carmen Avaltroni pare l'unica decisa a non proseguire con l'attività amministrativa, mentre l'assessora alle Politiche giovanili Emanuela Preti afferma «Da estranea alle logiche di partito, mi sono limitata a dare la mia disponibilità al Pd, qualora non trovasse il numero di candidati necessario alla formazione di una lista al proprio interno». Indecisa invece la vicesindaca Rosetta Tropea. «Ci sono una sacco di questioni da valutare prima di prendere una decisione. Si tratta di un impegno di responsabilità e che sacrifica molto tempo alla famiglia».

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