Ecocentro vandalizzato e depredato dai ladri
Nelle prossime settimane, il Comune ha previsto nuovi lavori alla struttura per ripristinare i danni.
Ecocentro vandalizzato e depredato dai ladri.
Ecocentro vandalizzato
«Era un gioiellino, oggi è invece abbandonato all’incuria e al degrado», raccontano. Operatori e utenti, adesso, hanno perfino timore a frequentare quel posto. Si tratta dell’ecocentro comunale, alle porte di Pescarito, attualmente chiuso per l’emergenza Covid ma abitualmente vandalizzato e depredato.
Una situazione divenuta insostenibile e che necessita di un intervento per mettere in sicurezza l’area. Le reti perimetrali, infatti, non bastano a limitare le incursioni di vandali e ladri che, regolarmente, entrano e distruggono tutto per prelevare rame o ferro da poter rivendere in un mercato illecito. E per monitorare al meglio i rifiuti conferiti nei cassoni di raccolta, il gruppo di malviventi si è organizzato con una postazione di «guardia» tra la vegetazione, con tanto di sedia: osservano l’utente depositare nei box gli elettrodomestici o altro materiale interessante per loro, e al momento più giusto entrano nell’ecocentro devastando i rifiuti e prelevando il materiale utile.
Il pericolo
«A volte ci sono baruffe tra loro, altre volte intimoriscono gli utenti, e in alcune occasioni è capitato dessero fastidio anche agli operatori», dicono chi, quell’ecocentro, lo frequenta quotidianamente. Una volta messo a segno il colpo, passano dai campi, attraverso due stradine sterrate, tracciate da loro stessi per agevolarsi nella fuga e guadagnarsi terreno verso via Domodossola e quindi Pescarito. «Una presenza costante, purtroppo, che ha contribuito a far cadere in uno stato di profondo degrado l’area», aggiungono.
Ma i ladri non si limitano a saccheggiare i rifiuti. Devastato anche il capanno all’ingresso, che ospita cassonetti più piccoli e un ufficio con i servizi igienici, ormai inutilizzabili, «Non possiamo neanche lavarci le mani, o se un utente avesse bisogno dei bagni, impossibile». Parte dell’ecocentro è al buio da tempo, dopo che i malviventi hanno rubato i cavi dell’impianto elettrico, lasciando le canaline svuotate e la centralina elettrica nulla più di un buco, coperto alla meno peggio da una lastra di legno.
I lavori sono richiesti da tempo dagli operatori, ma al momento nessun intervento sembra essere stato risolutivo per contenere i danni e fermare le incursioni. Seta ha più volte installato nuove reti, così come il Comune di cui ne è proprietario. «Servirebbe un impianto di videosorveglianza, e magari che venisse sostituita la rete da un muro vero e proprio», chiedono a gran voce i lavoratori.
Nelle prossime settimane, il Comune ha previsto nuovi lavori alla struttura per ripristinare i danni.