È atterrato nel tardo pomeriggio di venerdì 10 ottobre 2025 all’aeroporto di Torino Caselle il medico Francesco Prinetti, 28 anni, tra i volontari italiani imbarcati sulla nave Conscience della Global Sumud Flotilla. Insieme a lui sono rientrati in Italia anche il monaco buddista Claudio Giuseppe Torrero e il medico trentino Riccardo Corradini, accolti da amici e sostenitori con cori e bandiere al grido di “Free Free Palestine”.
È rientrato in Italia il medico Francesco Prinetti

Il rientro dei tre volontari segna la conclusione di settimane di tensione dopo l’intercettazione della Freedom Flotilla da parte dell’esercito israeliano, avvenuta lo scorso 6 ottobre a circa 120 miglia dalle coste di Gaza.
Prinetti e gli altri attivisti erano stati trattenuti nel carcere di Ketziot, nel deserto del Negev, prima del rimpatrio disposto nei giorni scorsi dalle autorità israeliane.
Francesco Prinetti, originario del Torinese e fino a poche settimane fa impegnato professionalmente a Settimo Torinese, aveva preso parte alla missione umanitaria come medico volontario. L’obiettivo della spedizione era quello di portare aiuti e solidarietà alla popolazione di Gaza, in un’azione civile e pacifica riconosciuta dal diritto internazionale.
Il Coordinamento Freedom Flotilla Italia ha espresso sollievo per il ritorno dei volontari, ringraziando le associazioni e i cittadini che in queste settimane hanno seguito con partecipazione la vicenda.
Il ritorno di Prinetti a Torino è stato accolto con applausi, abbracci e un messaggio comune: quello di non smettere di difendere il valore della solidarietà internazionale e dei diritti umani.