Gassino

«E’ necessario riattivare tutti i servizi al poliambulatorio»

Le richieste di cittadini e Amministrazione

«E’ necessario riattivare tutti i servizi al poliambulatorio»
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«E’ necessario riattivare tutti i servizi al poliambulatorio»

Poliambulatorio

Nel Poliambulatorio di via Foratella diverse prestazioni ambulatoriali e diagnostiche non sono ancora ripartite. Durante la pandemia, segnalano i cittadini, per evitare contagi e dirottare il personale sanitario dove ce n’era più bisogno alcuni servizi sono stati sospesi.

La situazione

Si parla in particolare «Del dentista e dell’oculista, tra i più richiesti, ma anche della cardiologia» fa eco il sindaco Paolo Cugini, al corrente della situazione. Mentre sembrano proseguire con regolarità il centro prelievi e vaccinazioni e il consultorio materno infantile. «Io stesso mi occupo di fare ricognizioni puntuali dei servizi e l’appello che rivolgo Asl è al ripristino di tutte le prestazioni del pre pandemia. Ne ho parlato proprio col direttore del distretto di San Mauro – Chivasso e la risposta è stata che, riassorbita la lunga coda di prenotazioni rimaste sospese, si punta proprio a questo obiettivo. È importante, però, che i distretti e le aziende sanitarie locali ricordino che il 31 marzo terminerà lo stato di emergenza. E che le Regioni, da quel momento in poi, dovranno tornare a cavarsela da sole in termini di prestazioni sanitarie. Questo significa mettersi nelle condizioni di smaltire le code e riattivare i servizi sospesi» evidenzia il primo cittadino.
Una situazione generalizzata e che quindi non riguarda solo il Poliambulatorio di via Foratella, ma che mette in difficoltà i residenti della collina. «Circa 20 mila utenti, considerando Gassino e i Comuni limitrofi, si appoggiano al nostro Poliambulatorio. Se vogliamo includere anche i sanmauresi, invece, diventano 40 mila i cittadini che si appoggiano al presidio di via Foratella per visite ed esami» fa i conti Cugini. «Importante perciò che le prestazioni in loco ripartano al più presto, e che i nostri residenti non siano costretti a spostarsi fino a Ivrea, Castellamonte o Lanzo come spesso accade».
I disagi sono soprattutto per gli anziani. «Stamane dovevo fare solo un prelievo – ci racconta proprio un 77enne di Castiglione fuori dal Poliambulatorio –. Per il resto ho perso fiducia in questo sistema sanitario». «La nostra famiglia, per fortuna, può permettersi di pagare visite private se ne ha bisogno – aggiunge una residente gassinese –. Abbiamo un reddito da lavoro dipendente e quindi le nostre disponibilità ce lo consentono. Mi domando però un anziano solo con una normale pensione come faccia a pagare esami o accertamenti privati. Il rischio, per coloro che non possono affidarsi ai tempi della sanità pubblica e non hanno le possibilità per permettersi una visita privata, è di rinunciare alle cure».
Cugini mette l’accento anche sulla prevenzione. «In concerto con Asl facevamo tutta una serie di iniziative di prevenzione, per esempio sul diabete e sullo sport, anche queste sospese o rimandate. Prevenire, però, è meglio che curare. Anche in termini economici. Investire nella prevenzione aiuta a ridurre i numeri dei malati e gli esborsi in costose cure».

Il Tribunale per i Diritti del Malato

Rinasce intanto la sezione locale del Tribunale dei Diritti del Malato, ente nato nel 1980 dietro impulso del movimento Cittadinanzattiva Aps e arrivato a Gassino nel 2014, col compito di mediare i rapporti tra cittadini e azienda sanitaria locale.
La sezione gassinese per ora è legata a quella di Ciriè. Ma l’intenzione di Leopoldo Bellotto, tra i promotori del progetto, è di cercare una sede sul territorio e attivare quindi un ufficio locale. Punto di punto di riferimento per i cittadini e per una discussione costruttiva sulle tematiche sanitarie.

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