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Discarica non autorizzata trovata a Settimo, il blitz della Guardia di Finanza VIDEO

Quattro le persone denunciate alla Procura della Repubblica. Enorme la quantità di rifiuti scoperta sul territorio di Settimo Torinese.

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Discarica non autorizzata scoperta a Settimo dalla Guardia di Finanza. Sequestrata una vasta area privata con cumuli di rifiuti in evidente stato di abbandono.

 

Discarica non autorizzata a Settimo

Una vasta area privata che costeggia l'autostrada Torino - Milano e sita nel territorio di Settimo. E' qui che i militari della Guardia di Finanza del Gruppo Pronto Impiego hanno rinvenuto una vera e propria area di stoccaggio non autorizzato di rifiuti. Un sito per il quale il proprietario del terreno aveva ottenuto il rilascio dell'autorizzazione unica ambientale a detenere rifiuti per un peso non superiore alle 40mila tonnellate.

Ma l'area destinata al deposito, secondo gli accertamenti delle Fiamme Gialle, non solo era stata estesa indebitamente rispetto alle autorizzazioni, ma ospitava una quantità di rifiuti superiore a quanto consentito dall'autorizzazione.

Gli accertamenti delle Fiamme Gialle

Gli accertamenti svolti hanno consentito di acclarare che nonostante il proprietario del sito avesse ottenuto il rilascio dell’autorizzazione unica ambientale a detenere rifiuti per un peso non superiore a 40 mila tonnellate, di fatto, non solo aveva invaso un’area più estesa rispetto a quella consentita ma aveva, altresì, stoccato materiale di risulta in quantità nettamente superiore a quella prevista per oltre 260.000 tonnellate.

Dopo aver effettuato gli opportuni accertamenti, i “baschi verdi” hanno perquisito l’intera area al fine di effettuare la c.d. “caratterizzazione” dei rifiuti risultati illecitamente depositati in cumuli di macerie, alti sino a 20 metri, provenienti da demolizioni industriali ovvero da lavori di edilizia pubblica terminati o in corso in Torino e provincia. Nell’ambito delle operazioni, sono stati reperiti anche rifiuti classificabili come pericolosi, in quanto contenenti amianto, che sarebbero dovuti essere avviati alle operazioni di smaltimento.

Blitz della Finanza anche a Leinì

Nel territorio del vicino comune di Leinì, invece, i militari della Compagnia di Chivasso hanno sequestrato un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi, posto all’interno di una estesa area boschiva, ove sono state rinvenute circa 70 tonnellate di materiale di scarto tra lastre di cemento armato, contenitori di plastica, pneumatici, motori meccanici di grandi dimensioni, bidoni utilizzati per lo stoccaggio di olio, serbatoi vuoti di GPL.

Uno scenario, quest’ultimo, aggravato dal fatto che la maggior parte dei rifiuti era stata occultata nel sottosuolo, ovvero coperta dalla fitta vegetazione che caratterizza il terreno di circa 2.000 metri quadrati, di proprietà di un’azienda agricola.

Il risultato dei due blitz

Nel corso delle attività sono stati, altresì, sequestrati circa 15 quintali di rottami ferrosi accumulati negli anni dall’azienda oggetto di controllo.

Quattro i soggetti complessivamente denunciati alla Procura della Repubblica di Ivrea per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Per entrambe le aree sequestrate sono in corso gli accertamenti finalizzati alla messa in sicurezza dei siti e alla verifica, in collaborazione con gli Enti competenti, dell’eventuale contaminazione ambientale.  L’operazione effettuata dalla Guardia di Finanza di Torino nello specifico comparto testimonia e conferma il costante impegno delle Fiamme Gialle a tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei cittadini.

 

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