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Diesel Euro 5 sempre più difficile circolare nelle città

A Torino e in tutti i Comuni sopra i 30mila abitanti arriverà lo stop alla circolazione. E da subito c'è l'aumento delle accise per il caro vecchio "gasolio".

Diesel Euro 5 sempre più difficile circolare nelle città
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Diesel Euro 5 sempre più difficile circolare nelle città. Dal prossimo 1° ottobre 2025, infatti, a Torino e in tutti i Comuni sopra i 30mila abitanti arriverà lo «stop» alla circolazione di questi motori termici.

Settimo e Venaria

Provvedimento che verrà applicato ai Comuni sopra dei 30mila abitanti, ovvero Settimo Torinese e Venaria Reale,  Grugliasco e ovviamente Torino che  avevano già palesato tutta la loro perplessità durante il tavolo di Città Metropolitana sulla qualità dell’aria del 4 aprile scorso. «La Regione, a oggi, non ha idea di quali misure attuative per informare la cittadinanza o trovare valide alternative», attacca Alice Ravinale dai banchi dell'opposizione rivolta all’assessore Matteo Marnati: «non può bastare unicamente il progetto Move-in, già in essere, e generiche campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, senza però comunicare quando partiranno».

La rabbia di Piastra

Decisamente dura la sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra: «Il blocco degli euro5, soprattutto in aree penalizzate dal trasporto pubblico, colpisce cittadini e soprattutto lavoratori, in particolare gli ambulanti dei mercati rionali già in grande difficoltà, in maniera inaccettabile. A settembre 2023, commentando la proroga al blocco concessa dalla Regione, auspicavamo l’urgente necessità di sfruttare quel tempo per avviare investimenti sul trasporto pubblico che migliorassero i collegamenti dell’area nord-est: il raddoppio del binario sul tratto Settimo-Torino, l'accelerazione sulla partenza del SFM8, la progettazione della Metro2 fino a Pescarito, l'aumento dei treni che fermano a Settimo».

Trasporto pubblico

E per la prima cittadina, dopo due anni da quelle richieste, i risultati sono «deludenti: a Settimo abbiamo 14 corse in più su SFM1, quindi bene, ma stazione Stura ha perso 3 linee. I disservizi su SFM1 e SFM2 se possibile sono aumentati, con disagi quotidiani, almeno in alcuni periodi. La partenza di SFM8 resta una chimera, la metro a Pescarito non ne parliamo».
Limitare i diesel, per Piastra, da una parte è «una misura giusta per ridurre l’inquinamento, in termini astratti» ma calata nel contesto Torinese, «con un trasporto pubblico inadeguato, rischia di essere una mannaia su chi non può permettersi di cambiare auto.

Anche Venaria è in disaccordo

Dello stesso parere il sindaco di Venaria Fabio Giulivi: «È un provvedimento che lascia a dir poco stupiti. Da ottobre si metteranno in difficoltà migliaia di persone, ponendo in primo piano la sostenibilità ambientale a quella economica. E in questo particolare periodo, non mi sembra una soluzione percorribile. Anche perché, e la trovo un’altra assurdità, il provvedimento va a penalizzare solamente i Comuni superiori ai 30mila abitanti, come se quelli più piccoli, con le macchine dei loro residenti, non contribuissero al problema dell’inquinamento ambientale. Il provvedimento va a creare solamente malumori. Perché il cittadino che vive a Druento, Pianezza, San Mauro altri Comuni più piccoli possono partire e raggiungere qualsiasi cittadina Torinese e quelli di Torino, Grugliasco, Venaria, Moncalieri e Settimo no? Qual è la ratio? Non mi piace la logica dei due pesi e due misure».

E ora le accise

E in queste ore è entrato in vigore il nuovo  provvedimento che taglia la tassa sulla verde che scende a 713,40 euro per mille litri di carburante e che fa salire sul gasolio sale a 632,40 euro per mille litri di carburante, contro i precedenti 728,40 e 617,40 euro per mille litri di carburante. Il tutto per arrivare entro il 2030 ad un allineamento dei due balzelli e non utilizzare aiuti di stato per una forma di combustibile non "green", come lo è, appunto, il diesel. Insomma, la guerra ai motori a "gasolio" è iniziata.

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