San Mauro Torinese

Deliberato il semaforo tra via Speranza e via Italia

Dopo anni dalla sua installazione, e numerosi ricorsi, la Giunta Guazzora ha istituito solo in questi giorni l’impianto.

Deliberato il semaforo tra via Speranza e via Italia
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Deliberato il semaforo tra via Speranza e via Italia.

Il semaforo

Nei giorni scorsi la Giunta Guazzora ha ufficialmente «Istituito il semaforo tra via Speranza e via Italia», dotato di sistema di rilevazione delle infrazioni Redvolution, di fatto compiendo un primo passo verso la risoluzione di questa annosa questione.

L'atto dell'Amministrazione

Prima della delibera di riconoscimento, infatti, era come se quel semaforo non esistesse. Tant’è che «Uno dei tre Giudici di Pace chiamati a decidere sui ricorsi alle multe li aveva accolti proprio per questo motivo», spiega la sindaca Giulia Guazzora.
A fine settembre 2020, infatti, dieci delle sanzioni contestate erano state annullate perché «In assenza di delibera della Giunta comunale di autorizzazione all’installazione del dispositivo Redvolution», aveva scritto il giudice nelle motivazioni della sentenza. La squadra di governo ha così messo una pezza a una mancanza della precedente Amministrazione, secondo la quale l’atto di riconoscimento del semaforo non era invece obbligatorio.
La delibera, però, non è sufficiente a chiudere la questione. La lanterna semaforica necessita anche di modifiche tecniche, come anticipato nelle scorse settimane dall’assessore all’Urbanistica Ugo Dallolio. «Servirà innanzitutto una più chiara segnaletica orizzontale - prosegue Guazzora -. Arrivando da Settimo e andando verso il centro di San Mauro mancano infatti le frecce a terra, necessarie a dirigere la marcia e le svolte. Segnaletica che invece è ben visibile nell’altro senso di marcia, e cioè in uscita da San Mauro verso Settimo. Inoltre i semafori verranno sincronizzati, e installeremo accanto dei temporizzatori per permettere ai cittadini di conoscere con precisione quanto tempo hanno per liberare l’incrocio prima che il semaforo cambi di colore».

La regolamentazione

La Giunta sembra insomma voler regolamentare nel dettaglio tutte le lacune e i problemi di quel semaforo, che nel solo 2020 aveva fatto strage di multe. Nel primo mese dall’installazione le telecamere avevano colto in fallo circa 70 trasgressori al giorno, un numero record. L’installazione dell’impianto di rilevazione delle infazioni era stata sì utile a ridurre il numero di incidenti, ma anche oggetto di polemiche da parte dei cittadini. In particolare per la durata del verde e la segnaletica orizzontale poco chiara, che confondendo gli automobilisti nell’incolonnamento faceva scattare le multe anche a passaggio con luce verde per il solo fatto di aver imboccato la corsia sbagliata. A detta degli automobilisti il semaforo era quindi più uno strumento per fare cassa che per garantire la sicurezza, ragione per cui erano stati presentati i ricorsi. Con l’istituzione e le future modifiche, invece, per i trasgressori non ci saranno più appigli.

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