A San Mauro

Da sempre in prima linea nella lotta alla povertà

Il ruolo importante della San Vincenzo, impegnata sul territorio.

Da sempre in prima linea nella lotta alla povertà
Pubblicato:

Da sempre in prima linea nella lotta alla povertà

Lotta alla povertà

Ogni mese la San Vincenzo De Paoli distribuisce 120 pacchi cibo per 312 cittadini sammauresi. Numeri che lasciano senza fiato e che rappresentano un tessuto sociale in pieno sfaldamento.

L'impegno

«Come San Vincenzo siamo nati nel 1927. Attualmente siamo una ventina di volontari di cui dieci operanti e con noi c’è il nostro consigliere spirituale, il diacono Roberto Porrati - spiega la presidente Maria Grazia De Angelis -. L’unità pastorale concentra l’aiuto per quanto riguarda la carità alla conferenza di San Vincenzo e quindi, le persone bisognose, ci contattano o tramite il nostro centro di ascolto oppure ci arrivano le segnalazioni dai servizi sociali. Prima della pandemia i primi contatti avvenivano di persona con le visite domiciliari ma purtroppo adesso non si possono più fare e dobbiamo farlo telefonicamente. Comunque, quando vengono a prendere il pacco in via San Francesco riusciamo, pur nel rispetto delle regole, a parlare insieme. I primi contatti sono sempre un po' difficili ma poi si instaura un bel rapporto ».

Gli aiuti

Aiuti non solo alimentari ma anche di sostegno economico. «Noi non diamo mai denaro contante ma ci capita spesso di pagare le utenze, le medicine e in alcuni casi gli affitti. Loro ci portano la ricetta o ci mandano un messaggio su Whatsapp della bolletta e noi facciamo il pagamento o ci rechiamo direttamente in farmacia a comprare i medicinali. In questo periodo compriamo anche tutto quello che riguarda la scuola, dai libri alle biro», spiega la De Angelis sottolineando come il fenomeno di disagio sociale che sta vivendo la città sia un qualcosa che dura ormai da anni.
«Durante questo periodo di lockdown abbiamo avuto una ventina di famiglie che si sono rivolte a noi in particolare quelle che si erano trovate in cassa integrazione, non solo dipendenti ma anche partite Iva, che non sono più venute appena hanno ripreso il lavoro - spiega -. A oggi, in media prepariamo 120 pacchi al mese per circa 312 persone, quasi tutte sanmauresi di cui l’80 per cento sono italiane, tra cui 48 anziani, 97 stranieri e 69 bambini. Quando ho iniziato a San Mauro nel 2007 le famiglie bisognose erano una ventina. Nella maggior parte dei casi possiamo parlare di nuove povertà. Cioè quelle derivanti dalla perdita o dalla mancanza di lavoro. Se non si sblocca qualcosa andrà sempre peggio».
La San Vincenzo De Paoli non opera solo per il sostegno ma anche per accompagnare le famiglie all’indipendenza. «Come San Vincenzo siamo la punta di diamante, più esposta, dell’unità pastorale che cerca di abbracciare tutte le esigenze e lo facciamo anche grazie all’8xmille – spiega il diacono -. Noi ci occupiamo anche di trovare un lavoro alle persone avviando percorsi di collaborazione con soggetti come Abele Lavoro (come nel caso dello sportello per il lavoro sanmaurese di via dell’Asilo 11). Abbiamo anche una collaborazione intensa con il Tavolo dell’emergenza sociale del comune e con il consorzio dei comuni. Avendo anche i vecchi alloggi dei parroci liberi, in quanto a San Mauro c’è solo più un parroco, li abbiamo resi disponibili alle famiglie, anche di stranieri, allo scopo di inserirli nella società. Oltre alla casa gli aiutiamo a trovare un lavoro così da renderli indipendenti, potendosi così trovare un’abitazione tutta loro. Nel momento di bisogno li ospitiamo ma poi, programmiamo insieme a loro un programma di rientro».
Infine, la presidente De Angelis, tra i tanti soggetti che a San Mauro hanno e stanno attualmente collaborando con la San Vincenzo De Paoli sanmaurese, ricorda la Coop, per la raccolta di cibo e di materiale scolastico, e la Protezione Civile che, già prima del lockdown, ha continuato ha consegnare i pacchi cibo per le persone che non si possono muovere da casa.

Seguici sui nostri canali