Cral, è partito il conto alla rovescia per decidere il futuro
La scadenza fissata è quella del 3 marzo 2023
Cral, è partito il conto alla rovescia per decidere il futuro.
Cral
Il conto alla rovescia sul futuro del Cral è ormai partito, vista la pubblicazione del bando. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino al prossimo 3 marzo: ovvero ancora un mese e qualche giorno.
Le prospettive
Una finestra temporale ancora relativamente lunga, durante la quale tutti potranno valutare i pro e i contro della gestione di quella struttura, soprattutto in virtù della recente storia che la riguarda.
Lo spazio ha chiuso infatti per gli insostenibili costi di gestione, in particolare quelli del bar-ristorante interno, che hanno lentamente prosciugato il fondo cassa del circolo ricreativo. I membri dell’associazione, prossima agli 80 anni di storia, hanno dovuto lasciare quindi la casetta del parco Einaudi in anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto, fissata per la fine del 2022. Ed ora il suo futuro è racchiuso tra le clausole del nuovo bando, un documento piuttosto articolato.
I termini del bando
La domanda di partecipazione potrà essere presentata esclusivamente da uno o più soggetti del terzo settore (purché non si tratti di partiti politici e sindacati) regolarmente costituiti e senza fini di lucro, ai quali non siano state revocate concessioni e che non abbiano debiti o liti pendenti con l’Amministrazione. A comprova della propria solidità finanziaria i partecipanti dovranno allegare alla domanda anche gli ultimi due bilanci di gestione, una clausola che «esclude», di fatto, le associazioni di nuova costituzione.
Il canone posto a base di gara, inoltre, ammonta a 1.077,30 euro, ma potrà essere soggetto a riduzioni in sede di aggiudicazione.
Chi vincerà il bando riceverà in gestione la struttura per 6 anni a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto, e con tutti i costi di gestione e le manutenzioni ordinarie a proprio carico.
Come ampiamente dibattuto in sede consiliare, inoltre, l’Amministrazione non ha concesso la possibilità di «sub-concedere a qualsiasi titolo, anche gratuitamente, in tutto o in parte e/o anche in via occasionale lo spazio assegnato». In parole povere l’associazione che si aggiudicherà la struttura dovrà occuparsi di gestire direttamente anche il bar-ristorante. L’unica, di fatto, fonte di introito e dunque di sostentamento per quello spazio.
Il futuro della struttura
Difficile ipotizzare, a questo punto, quali e quanti enti locali parteciperanno al bando. Il complesso momento storico, di caro utenze e di generalizzata inflazione (le cause insomma dell’anticipata chiusura della struttura), potrebbero scoraggiare molte associazioni locali dal partecipare. Alla gara potrebbero anche farsi avanti, a questo punto, enti non sanmauresi.
Nel corso di un Consiglio comunale, infatti, alcuni membri della maggioranza avevano lasciato intendere che un organo extraterritoriale, si vocifera una cooperativa del chierese, avesse già messo gli occhi sulla struttura.