Covid: annullata l'edizione 2020 di Portici di Carta

Annullata l'edizione 2020 di Portici di Carta in seguito al nuovo Dpcm del 13 ottobre. La kermesse letteraria era in programma per il 17 e il 18 ottobre 2020.

Portici di Carta, annullata l'edizione 2020

Anche la kermesse letteraria Portici di Carta si arrende alle restrizioni sanitarie legate all'emergenza Covid. Il tradizionale evento torinese era in programma per il prossimo week end, 17 e 18 ottobre 2020, a Torino, ma nel pomeriggio di mercoledì 14 è arrivata la spiacevole comunicazione. Una decisione che, come spiegano gli organizzatori:

E' stata presa in maniera condivisa in occasione di un confronto tra la Città di Torino, gli enti organizzatori Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, i librai e gli editori aderenti

Una decisione per "senso di responsabilità"

"Con la pubblicazione del nuovo DPCM (13 ottobre 2020), e in seguito a un confronto con il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, l’organizzazione di Portici di Carta ha preso atto che non si presentano le condizioni per garantire il distanziamento sociale nelle sedi tradizionali della manifestazione (via Roma, Piazza San Carlo, Piazza C.L.N). Per senso di responsabilità, in un quadro di contagi in sensibile aumento, è stato quindi deciso di annullare la XIV edizione", annuncia la nota diffusa dallo staff.

Confermato il tributo a Luis Sepúlveda

Se l'edizione di Portici di Carta è stata annullata, altrettanto non vale per il tributo allo scrittore Luis Sepúlveda.

Resta confermata l’installazione dedicata a Luis Sepúlveda, allestita presso il Mausoleo della Bela Rosin, curata da Assemblea Teatro. La mostra inaugurerà come previsto venerdì 16 ottobre alle 17:30 e sarà visitabile fino all’8 novembre. Maggiori info su www.assembleateatro.com – bct.comune.torino.it.

"Portici di Carta vuole ringraziare tutti i partner istituzionali e privati che hanno supportato l'organizzazione della manifestazione anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo".