Coronavirus, siglato il protocollo d'intesa per le Residenze sanitarie assistenziali
Intende garantire ai pazienti la continuità dell’assistenza nelle condizioni di massima sicurezza e al personale di operare al minor livello di rischio possibile.
Coronavirus, siglato il protocollo d'intesa per le Residenze sanitarie assistenziali.
Coronavirus
Nella giornata di ieri, martedì 31 marzo, è stato siglato da Unità di Crisi, Regione Piemonte, Prefetture piemontesi, Province e Città metropolitana di Torino, il protocollo d'intesa per l'applicazione di ulteriori misure di contenimento del Coronavirus e indicazioni operative sull'assistenza territoriale nelle strutture assistenziali, comprese le Rsa. Un provvedimento importante e necessario, in particolar modo per la situazione di maggiore vulnerabilità degli ospiti delle Rsa, che sono in generale più esposti ai rischi di complicazioni per il Covid 19, a causa dell'età avanzata.
Operatività garantita
Il “Protocollo RSA” intende perciò assicurare la prosecuzione delle attività, nel rispetto delle misure precauzionali di contenimento del rischio, garantendo ai pazienti la continuità dell’assistenza nelle condizioni di massima sicurezza e al personale di operare al minor livello di rischio possibile.
Monitoraggio continuo
«Quanto al controllo della situazione sanitaria – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi -, accanto al monitoraggio continuo e capillare già realizzato nelle RSA piemontesi e al recente rilascio della Piattaforma Covid 19 per verificare lo stato di salute dei cittadini positivi (in quarantena e guariti), la Regione Piemonte valuterà la possibilità di un programma di graduale monitoraggio sierologico del personale e degli ospiti delle strutture, attingendo ai 300 mila test sierologici acquistati dalla Regione che saranno seguiti dai tamponi nei casi necessari».
Grande attenzione è posta anche nei confronti del personale. Potrà essere garantita la sostituzione di quello socio sanitario da parte delle Rsa, attingendo dalle graduatorie sanitarie.
«Ho lavorato in sinergia con la Presidenza e con il collega Luigi Icardi, per questo protocollo d’intesa – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche sociali, Chiara Caucino -. Era necessario realizzare un percorso condiviso con tutte le Istituzioni piemontesi, per offrire risposte immediate ed efficaci in questo momento di grave emergenza. È uno sforzo che abbiamo fatto per aiutare le persone fragili, i nostri nonni, i nostri genitori, gli anziani che si trovano nelle strutture e gli operatori che combattono in prima linea, con l’auspicio di poter uscire al più presto da questa crisi sanitaria che ha coinvolto non solo la nostra Regione ma l’intero Paese».
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