Contro i bocconi killer sono arrivati i cani "anti - veleno". VIDEO
Al parco PraGranda sono state trovate altre due esche
Contro i bocconi killer sono arrivati i cani "anti - veleno". VIDEO
Bocconi killer
A ritrovare nuove esche nel parco Pragranda, altri due cani, ma questa volta la meglio l’hanno avuta loro grazie ai loro tartufi addestrati: Luna e Myrtille della squadra cinofila del Parco Alpi Cozie e di Città Metropolitana di Torino.
Un’attività di bonifica intensa, quella di giovedì 15 ottobre 2020, fortemente voluta dalla Polizia Locale e dall’Amministrazione comunale. A «setacciare» la nuova area verde, Luna, il setter inglese di Gianabele Bonicelli, guardia parchi del Parco Alpi Cozie, e Myrtille, pastore australiano condotto da Carlo Geymonat, istruttore direttivo di vigilanza della Città Metropolitana di Torino. Il loro fiuto infallibile ha permesso di individuare, prelevare e inviare all’Istituto Zooprofillatico di Torino, due bocconi, potenzialmente avvelenati, abbandonati nel parco.
I due cani rientrano nel programma Life Wolfalps, istituito nel 1992, attraverso cui l’Unione Europea eroga finanziamenti per progetti di salvaguardia dell’ambiente e della natura. Tanti i canali interessati dal progetto, e tra questi anche quello che riguarda la ricerca di esche avvelenate in natura, ai danni di animali selvatici e non solo. Nel 2014 i primi cani addestrati per la ricerca di bocconi, provenienti dalla Spagna, poi la nascita di una squadra riconosciuta dalla Regione Piemonte da impiegare sia nelle aree rurali, sia in quelle urbane, come nel caso del Parco Pragranda. «Purtroppo esiste un sottobosco di persone che si danno all’attività illecita dell’abbandono di bocconi avvelenati - spiegano i referenti del programma Life -. Un’azione perseguibile penalmente, tristemente diffusa». In questo contesto si inserisce l’azione di Luna e Myrtille, messa in campo giovedì mattina.
La vicenda
Ad accogliere i due conduttori con i rispettivi cani, il comandante della Polizia locale, Carlo Delfino, e il sindaco Marco Bongiovanni. Spiegata la situazione, e raccolte alcune testimonianze di residenti della zona. Luna e Myrtille hanno cominciato la bonifica del parco.
Non è la prima volta che il territorio deve fronteggiare il tremendo fenomeno di bocconi avvelenati. Con l’inaugurazione del parco Pragranda e l’incremento delle frequentazioni nella zona, sono aumentati anche i proprietari di cani che scelgono quell’area per passeggiare in compagnia del proprio amico a quattro zampe. Presenze non gradite da qualche residente che, stando ai racconti, ha più volte minacciato chi vedeva passeggiare con il cane al guinzaglio nei vialetti dell’area verde. Poi, nelle scorse settimane, la tragedia con la morte per avvelenamento di una cagnolina, Kira, e la conseguente denuncia; e la corsa per un altro cane in clinica veterinaria per salvarlo in extremis. Una situazione sempre più tesa e delicata, dove è necessario intervenire per evitare che nuovi animali trovino la morte di ritorno da una felice passeggiata.
La bonifica
I due cani esperti nel ritrovamento di cibo avvelenato hanno scandagliato il parco alla ricerca di bocconi potenzialmente pericolosi per la salute di animali e di bambini. Dopo appena mezz’ora dall’inizio delle operazioni di bonifica, il ritrovamento di tre grossi tranci di pollo nei pressi di una panchina adiacente all’area giochi. Poco dopo, anche su segnalazione di alcuni cittadini, il recupero di pane vicino alla zona transennata e riservata proprio allo sgambamento dei cani. I due bocconi sono stati prelevati e inviati all’istituto Zooprofillatico di Torino per le analisi.
Nelle prossime settimane, il responso delle analisi sui bocconi ritrovati darà risposte sulla loro pericolosità. Intanto resta alta l’attenzione sul parco, e il monito delle forze dell’ordine è quello di segnalare episodi sospetti verificati in questi giorni nell’area verde. Ancora attiva l’ordinanza emessa nei giorni scorsi dalla Polizia locale, circa il veto di transitare nell’area dove sono state rinvenute le bistecche fatali per Kira, ma assolutamente infondata la voce secondo cui il parco era stato interdetto ai cani. Pragranda resta accessibile a tutti, rispettando le norme di convivenza tra cani e persone, l’obbligo di guinzaglio, museruola e la raccolta delle deiezioni.