san raffaele cimena

Cinghiali, un’emergenza continua

Se n’è discusso anche nella Città Metropolitana di Torino grazie ad un’interrogazione di Clara Marta

Cinghiali, un’emergenza continua
Pubblicato:
Aggiornato:

L’emergenza cinghiali resta in primo piano sul nostro territorio, per i danni all’agricoltura ma anche per i pericoli alla viabilità che questi animali possono provocare.

Cinghiali, un’emergenza continua

La questione è arrivata, nelle ultime settimane, anche in Città Metropolitana a Torino, grazie ad un’interrogazione che è stata presentata dalla consigliera Clara Marta. «L’annosa questione dei cinghiali che devastano le colture e creano problemi per la sicurezza stradale e sanitaria è ormai un problema dilagante anche sul territorio della Città Metropolitana - ha sottolineato la consigliera del nostro territorio. L’agricoltura è in seria difficoltà, e la maggior parte dei coltivatori non semina più i propri terreni, poiché risulta impossibile arrivare al raccolto. Numerose amministrazioni comunali e associazioni di categoria agricole chiedono da tempo soluzioni concrete a questo problema.

Se n’è discusso anche nella Città Metropolitana di Torino grazie ad un’interrogazione di Clara Marta

La Regione ha recentemente adottato una misura straordinaria, aggiornata quest’anno, che consente una gestione più autonoma del problema dei cinghiali, permettendo interventi non solo sui propri appezzamenti ma anche su quelli limitrofi. Questa misura rappresenta un importante passo avanti. In passato, quando i cacciatori abilitati potevano operare durante tutto l’anno, la situazione risultava sotto controllo, mentre le attuali restrizioni hanno portato a una gestione più complessa. La Città Metropolitana, attraverso una revisione delle normative, potrebbe contribuire a rendere la gestione ancora più efficiente e adattabile alle necessità del territorio». E ancora: «Specie nelle zone collinari gli appezzamenti sono decisamente più piccoli delle zone pianeggianti e più difficilmente coltivabili, ragione per cui molti appezzamenti non sono più coltivati poiché non appetibili produttivamente. Situazione per la quale molte zone risultano non coltivate e quindi facilmente colonizzabili da cinghiali rendendo la zona devastata dagli ungulati e le strade potenzialmente insicure per la popolazione».
Gli interrogativi lanciati: «Quali contatti sono in corso o da attivare con Regione e Governo da parte della Città Metropolitana per definire interventi urgenti e immediati, oltre a quelli già in atto? Quali tutele sono previste per gli agricoltori che non ricevono risarcimenti per i danni causati dai cinghiali?».

Seguici sui nostri canali