Una storia tremenda

Choc al cimitero di San Mauro, resti umani abbandonati in un magazzino degli attrezzi - VIDEO

I carabinieri del Nas hanno scoperto alcune drammatiche irregolarità all'interno dei cimiteri italiani. E anche a San Mauro Torinese.

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Choc al cimitero. Un'operazione condotta dai carabinieri del Nas su tutto il territorio nazionale ha permesso di scoprire alcune terribili irregolarità che gridano vendetta. Sul territorio del torinese sono state deferite il titolare e due dipendenti di una società di servizi cimiteriali.

Choc al cimitero, l'operazione del Nas dei carabinieri

Una vicenda che grida vendetta e che è emersa nel corso delle ultime ore. Merito di un'operazione che il Nas dei carabinieri ha condotto a livello nazionale e che ha interessato anche il nostro territorio. Sì, perché i controlli degli specialisti dell'Arma dei carabinieri hanno permesso di evidenziare una situazione di particolare gravità rilevata sul territorio di San Mauro. E' qui che nelle ultime settimane sono stati svolti alcuni accertamenti sul rispetto delle norme sanitarie anti-Covid. Una vasta campagna di verifiche condotte presso le strutture di permanenza delle salme in ospedali pubblici e cliniche private, al fine di appurare la regolarità delle stesse e il rispetto delle misure di prevenzione al contagio da Covid-19.

In tale contesto sono stati oggetto di ispezione 375 tra obitori e camere mortuarie interni alle strutture ospedaliere, nonché analoghe aree adibite al commiato, riconducibili ad imprese funebri private e relativi servizi cimiteriali, rilevando irregolarità in 85 di questi.

Il caso San Mauro, una salma abbandonata nel magazzino degli attrezzi

Uno dei casi più gravi è quello scoperto dai militari del Nas di Torino che nei giorni scorsi ha ispezionato attentamente il cimitero di San Mauro Torinese. Per quanto riguarda l'esito degli accertamenti dei militari dell'Arma non c'è appello. E' stato infatti "Deferito il titolare e due dipendenti di una società gerente i servizi cimiteriali [...] ritenuti responsabili dei reati di vilipendio di cadavere e falso per aver abbandonato, in un deposito di attrezzi, i resti umani di una persona deceduta nel 1992, oggetto di riesumazione senza essere stati più nuovamente tumulati, contrariamente a quanto attestato falsamente dagli operatori della ditta".

Una vicenda che, minuto dopo minuto, sta attraversando tutta la cittadina di San Mauro suscitando non solo stupore, ma soprattutto sgomento. Del resto la situazione del cimitero cittadino è stata più volte al centro dell'attenzione e soprattutto delle polemiche che sono state sollevate in particolare dall'opposizione dell'attuale Consiglio comunale.

 

Le irregolarità registrate dai militari

Tra le irregolarità accertate dai Carabinieri dei NAS, 24 interessano l’inosservanza delle misure di contenimento epidemico e della sicurezza degli ambienti di lavoro, dovuta alla mancata pulizia e sanificazione dei locali, l’assenza di percorsi separati per il trasporto delle salme e la carente formazione degli operatori circa il rischio da esposizione agli agenti biologici.

La maggior parte delle irregolarità, pari a 68 tra quelle complessivamente sanzionate, sono state appurate negli ambienti adibiti alla permanenza delle salme e al commiato in presenza dei familiari, mantenuti in carenti condizioni igienico-sanitarie e strutturali, in presenza di distacco di intonaco, macchie di umidità e muffe, piastrellatura fessurata, mobili vetusti e arrugginiti.

In situazioni particolarmente gravi, sono stati riscontrati feretri lasciati per lungo tempo in ambienti promiscui in attesa di sepoltura o cremazione, false attestazioni di sepoltura di resti precedentemente riesumati, bare con perdita di liquidi e presenza di macchie di sangue.

 

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