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Chi suona le campane: il sindaco o il prete?

E’ l’appello che il parroco gassinese don Carlo Fassino lancia alla nuova Amministrazione e al sindaco Corrado

Chi suona le campane: il sindaco o il prete?
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Amato dalla gente per i suoi modi gentili e la sua concretezza, don Carlo Fassino racconta l’ultimo anno di comunità con uno sguardo al futuro.

Quale bilancio si può fare della stagione della comunità di Gassino e Rivalba 2023-2024?

«Per i bilanci si presentano e commentano entrate e uscite. Tra le tante entrate nelle parrocchie ci sono tre sacerdoti (don Carlo, don Paolo, don Giorgio), la comunità di Suore di Rivalba, molti adulti impegnati nel catechismo, nella liturgia e per la chiesa, nella carità, in lavori. Un prezioso gruppo di genitori a supporto dell’oratorio, animatori e coordinatori, giovani della San Vincenzo, universitari, giovani famiglie. Un’entrata incalcolabile di ore di lavoro, pensieri, cuore e vita. Se esaminiamo le uscite e cioè a chi vanno queste entrate, scopriamo che vengono messe a disposizione dei parrocchiani ma solo alcuni di essi è pronto ad accoglierle, molti solo saltuariamente, altri mai. Alla generosità degli impegnati nella comunità devono corrispondere chiari segnali di partecipazione e condivisione da parte di molti parrocchiani”.

Ci sono novità sul teatro parrocchiale?

«Il salone polifunzionale don Camillo continua a svolgere un prezioso servizio per le manifestazioni parrocchiali ed è a disposizione per eventi di altre associazioni. Dotato di riscaldamento, potrà essere utilizzato anche nel prossimo inverno»

Cosa si aspetta dalla nuova amministrazione comunale per il campanile dello Spirito Santo?

«Il riconoscimento del campanile come bene comunale faceva parte del programma dei nuovi eletti, e questo è segno di apprezzamento per il monumento. Mi auguro che questo punto possa essere realizzato, e che si torni ad ascoltare il suono delle cinque campane installate nel 1961».

Quale domanda farebbe al nuovo Sindaco di Gassino?

«Non so se sia prudente farla perché troppo prematura e perché tocca l’argomento se conti di più il Parroco o il Sindaco del paese. La faccio perché sono prossimo al pensionamento: quando le campane potranno suonare l’Ave Maria, l’ora della scampanata la deciderà il Parroco o il Sindaco?” Sorridiamo: a Gassino in passato si è bisticciato (bonariamente) per questo. Speriamo che qualcuno possa discutere di questo».

Che stagione è stata per Estate Ragazzi?

«Estate Ragazzi 2024 ha avuto un alto numero di partecipanti tanto da chiudere le iscrizioni per troppe richieste. Raccoglieva i ragazzi di Gassino, Castiglione, Rivalba, San Raffaele. Il costo inferiore a confronto di altri centri estivi ha fatto la sua parte, ma altri motivi hanno portato a tale successo, come quello che gli oratori propongono cammini educativi durante l’anno e il centro estivo è, per molti ragazzi, la continuità del cammino, e poi perché gli oratori della zona sono diretti da due sacerdoti stimati e esperti di pastorale giovanile, ed Estate Ragazzi ha la presenza, nella progettazione e realizzazione, di don Paolo Paulucci, sacerdote salesiano. E poi c’è l’organizzazione con lo spirito della famiglia, altro elemento importante».

E infine, un passaggio sulla comunità rivalbese. Come sta la comunità di Rivalba?

«I rivalbesi sanno che, anche se la casa parrocchiale non è più abitata dal parroco, trovano la Santa Messa la domenica mattina, la preparazione e la celebrazione del battesimo, della prima comunione, della cresima, del matrimonio, e trovano, a Gassino, l’oratorio ed estate ragazzi. Tutto questo potrà durare solo se tra i rivalbesi ci sarà desiderio di Messa festiva, catechesi, sacramenti e cammini di oratorio e se il desiderio diventa partecipazione».

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