Carburanti cari come oro? A San Mauro sono entrati in azione i ladri di benzina
La scorsa settimana, quattro sono state le auto completamente prosciugate in via Salasco
Carburanti cari come oro? A San Mauro sono entrati in azione i ladri di benzina.
Ladri di benzina
Il prezzo dei carburanti ha subito l’impennata nota a tutti, tanto che c’è chi dice già che costino «come l’oro». E per far fronte alla «crisi», o forse per guadagnare soldi con la vendita sul mercato nero di diesel e benzina, a San Mauro sono entrati in azione i ladri di carburanti.
I fatti
Un colpo «accurato». Non si può definire in altro modo quello andato in scena nella notte tra lo scorso sabato e domenica 14 gennaio in via Salasco, a San Mauro. Quattro, in tutto, le auto che sono state completamente «prosciugate dai malviventi». Con una tecnica «tradizionale». Un foro praticato nei serbatoi delle auto, probabilmente con un trapano elettrico, e qualche recipiente per raccogliere l’«oro» da rimettere sul mercato. L’amara sorpresa i residenti di via Salasco l’hanno avuta nella mattinata di domenica quando, insieme al persistente e forte odore di carburante, i proprietari delle auto vittime del latrocinio si sono accorti del danno praticato alle loro vetture. Tre Fiat Panda e una Jeep Renegade che sono state, letteralmente, prosciugate. Eppure tutti quanti si prodigano a dire che quella è «una zona tranquilla, in cui non era mai capitato nulla di simile».
Una convinzione che è stata sopraffatta da quanto accaduto nelle scorse ore e che oggi non fa dormire sonni tranquilli a nessuno. «Eravamo partiti per la montagna con l'altra macchina e mentre eravamo via ci hanno chiamato i carabinieri per comunicarci l'accaduto», spiega Aurora, proprietaria del Jeep Renagade, ancora scossa per quanto successo. «Inizialmente - racconta -, pensavamo ci avessero aperto casa, ma poi ci hanno detto del furto. Avevamo appena fatto il pieno, ma non si tratta tanto dei soldi della benzina quanto del danno alla macchina. Cambiare il serbatoio costa intorno ai mille euro e forse l'assicurazione non ci coprirà le spese perché ci hanno già detto che non si tratta né di furto e né di atto vandalico». Così spiega mentre recupera dall’auto tutta la documentazione necessaria da inoltrare alle forze dell’ordine e all’assicurazione. Sì, oltre al danno c’è anche la beffa di non sapere se e come mai potrà essere risarcito il danno subìto. «È stato un lavoro di precisione. Hanno fatto due fori al serbatoio con un trapano e rubato l'intero carburante», ha aggiunto Aurora, rimarcando l'attenzione sul fatto che dietro questa azione si celi un lavoro strutturato. La vicenda, ormai, nella zona è nota e tutti concordano sul fatto che non si sia trattato di una semplice bravata ma di un'operazione realizzata con cura e da professionisti del mestiere.
Ed è proprio su questi aspetti che si concentrano le indagini dei carabinieri della Compagnia di Chivasso e soprattutto della stazione di San Mauro che hanno già raccolto le denunce delle vittime dell’assurdo furto avvenuto in via Salasco.
Mancano le telecamere
Nella via, in particolare, non sono presenti telecamere di videosorveglianza ed è quindi impossibile sperare di potersi affidare su dei fotogrammi che possano aiutare a ricostruire quanto accaduto piuttosto che a tentare di identificare i responsabili. Ma gli inquirenti stanno già verificando, nelle vie limitrofe, la presenza di impianti dai quali acquisire immagini per tentare di intercettare eventuali malviventi in avvicinamento o in fuga. Nel quartiere, però, oggi resta l’amaro in bocca. «La bravata può essere la riga o il furto degli specchietti, ma non è questo il caso. Qui è arrivata gente attrezzata che sapeva perfettamente quello che stava facendo e come farlo», dichiarano alcuni residenti, ragionando sull'accaduto. «Se siamo preoccupati? Beh, un po' si – ammette una signora -, anche perché, solitamente, questi fenomeni si estendono a macchia d'olio e credo che, a questo punto, siamo tutti a rischio». «Evidentemente, c'è bisogno di soldi, dato il prezzo attuale della benzina», è il commento di un signore che fa fatica a trovare altri motivi dietro il gesto di cui sono state vittime diverse famiglie del quartiere. «Io ho l'auto ibrida e forse è per questo che non hanno agito sulla mia macchina, ma a prescindere dalla tipologia del veicolo – conclude -, la preoccupazione c'è».