Cantiere contro gli allagamenti a Borgata Paradiso

Procedono i lavori che consentiranno il deflusso delle acque verso il vicino fiume Po.

Cantiere contro gli allagamenti a Borgata Paradiso
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Cantiere contro gli allagamenti nella frazione di Borgata Paradiso a Settimo Torinese.

Cantiere contro gli allagamenti

Sono iniziati i lavori per tentare di risolvere uno dei più annosi problemi che riguardano il territorio e, in particolare, Borgata Paradiso. La frazione cittadina che, almeno una volta all’anno, si ritrova a mollo a causa delle forti precipitazioni stagionali. Un film che i residenti hanno già visto decine di volte, costretti di tanto in tanto a svuotare case e cantine allagate.

Via ai lavori

E’ partito l’atteso cantiere per la costruzione di un canale che dovrebbe raccogliere e incanalare le acque del fiume Po, limitando il flusso che mette in ginocchio le strade e le condotte di Borgata Paradiso. «Il collettore raccoglierà le acque dell'autoporto Pescarito e le farà defluire nello scolmatore Pescarito che porta direttamente al Po - spiega l'assessore alla sicurezza Giancarlo Brino . Sarà utile soprattutto in caso di forti temporali che nel giro di pochi minuti concentrano nelle fognature grandi quantità d'acqua provenienti da Pescarito un'area fortemente cementificata a monte di Borgata Paradiso».
La fine del cantiere partito nei giorni scorsi è prevista per la fine dell’estate.

L'intervento e gli investimenti

Un intervento che dovrebbe, almeno nelle intenzioni, risolvere i gravi problemi idrogeologici legati alla porzione di territorio comunale che, di fatto, rientra tra gli obiettivi dell’Amministrazione comunale. A tal fine, confermano dal Comune, sono stati investiti svariati milioni di euro, ad esempio con la costruzione dello scolmatore Pescarito. Il collettore comunque non concluderà in via definitiva gli interventi su quest'area. «Manca ancora la realizzazione del bacino di laminazione del Freidano in zona Pragranda, a San Mauro - conclude Brino -. Si tratta di un'opera molto costosa che attendiamo da anni e per cui abbiamo di recente sollecitato la Regione, l'ente competente in materia. Quello sarà l'ultimo passaggio di un intervento complessivo che dovrebbe risolvere in maniera definitiva il problema».

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