Cani costretti a passeggiare indossando calzini per evitare dolori e visite «extra» dal veterinario
Il caso è stato denunciato da una residente, Jessica Guaragna: il suo barboncino ha già subito nel 2022 un delicato intervento all’orecchio a causa di queste spighe
Non è bastato il taglio dell’erba del parco Pragranda – avvenuto a poche ore dall’uscita della predente edizione di questo giornale –, per sedare le polemiche circa la gestione del verde nel quartiere, e in particolare in via Borsellino. I residenti rimangono sul piede di guerra per lo stato dei marciapiedi, disseminati di forasacchi, cioè graminacee piuttosto invasive e fastidiose per gli animali domestici.
A Pragranda è «emergenza forasacchi»: cani costretti a passeggiare indossando calzini per evitare dolori e visite «extra» dal veterinario
La segnalazione, questa volta, arriva da Jessica Guaragna, il cui barboncino ha già subito nel 2022 un delicato intervento all’orecchio a causa di una di queste spighe. In allora il forasacco si era infilato tanto in profondità da avere perforato il timpano dell’animale, mentre proprio in questi giorni l’amico a quattro zampe sta scontando una seria infezione alla zampa, causata di nuovo da una di queste spighe. «Ho tutti i referti veterinari che attestano il problema. Quello all’orecchio era stato inizialmente considerato una semplice otite, ma poi si è rivelato ben più grave. Tant’è che ho dovuto sottoporre il cane ad un’operazione in anestesia totale per rimuovere la spiga, e poi tenerlo sotto farmaci per qualche tempo. Il tutto al costo di 220 euro» ricostruisce la donna prima di raccontare della recente infezione alla zampa. «La sto curando con ben sei farmaci differenti e anche in questo caso non è una passeggiata».
Un fenomeno che purtroppo è molto diffuso
Il problema è talmente diffuso da aver spinto Jessica Guaragna e altri proprietari di cani, tra cui il signor Attilio Bidoggia, a portarli a passeggio solo dopo avergli foderato le zampe in appositi calzari o fasciato le orecchie. «La passeggiata col cane è diventata un’angoscia. Un momento di stress per l’estrema attenzione a dove mettono le zampe – afferma secca Jessica –. Non m’interessa alcun rimborso, non è questo che voglio. Ciò che chiedo è che i marciapiedi vengano curati a dovere. Che venga eseguito regolamente il diserbo e che, una volta tagliata l’erba, venga raccolta anziché lasciata a seccare e decomporsi a terra, altrimenti i forasacchi volano e causano questi spiacevoli inconvenienti. Dobbiamo forse convocare gli animalisti, per farci ascoltare?».
Una protesta, questa, destinata ad arrivare direttamente al Palazzo Civico. Per questo ed altri problemi, come l’invadenza delle fronde degli alberi sui marciapiedi e le piante morte e mai sostituite nelle aiuole, i residenti intendono infatti chiedere un incontro all’ufficio e all’assessora di competenza, Daisy Miatton, nella speranza di staccarle la promessa di un intervento puntuale sulla zona.