Inchiesta

Asl To4 nella bufera per abusi d'ufficio e corruzione: dirigente in manette

Le accuse parlano di un "turbinio di favori" tra nomine di dirigenti, carriere lampo, affidamenti di servizi

Asl To4 nella bufera per abusi d'ufficio e corruzione: dirigente in manette
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Arresto clamoroso nell'ambito dell'inchiesta per il presunto giro di favori, tra nomine, appalti e forniture, in capo all'AslTo4 di Chivasso. Ma i nomi coinvolti nelle indagini sono molti e alcuni direttamente collegati a Settimo.

Arrestata Carla Fasson

Nella giornata di ieri, martedì 4 aprile, come raccontano i colleghi di Primachivasso.it, gli uomini della Guardia di Finanza di Torino hanno infatti arrestato Carla Fasson (a cui sono stati concessi i domiciliari), dirigente delle professioni per abuso d’atti d’ufficio e corruzione.

Fasson era stata assunta nel gennaio 2018 eda dicembre 2010 era Responsabile della Gestione delle Risorse dei Dipartimenti Diagnostici nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. Poco più di un mese fa era stata sospesa dall'incarico (provvedimento prolungato) per problemi burocratici. Al centro, l’iscrizione all’Ordine dei tecnici di laboratorio, «conditio sine qua non» per accedere alla dirigenza.

Gli altri nomi

Nelle carte dell'indagine, oltre a Fasson, anche il nome del direttore generale Stefano Scarpetta (accusato di abuso d’ufficio per la nomina di un primario) e il direttore amministrativo dell’Asl Stefano Loss Robin.

Ma la lista completa dei nomi, riportata da Primasettimo.it, è molto lunga.

Questi quelli collegati direttamente a Settimo:  Carlo Bono (direttore del distretto sanitario di Settimo), nei guai per corruzione per aver (secondo le accuse) favorito la CM Service nella gestione di due RSA.

E, ancora, Anna Maria Ghiberti (direttore amministrativo dell’ospedale di Settimo Torinese) e Alessandro Rossi (commercialista, amministratore delegato della SAAPA, società che gestisce l’ospedale di Settimo - espressione della Regione Piemonte).

Ultimo nome settimese quello di Gian Livio Lembo, storico sindacalista della UIL e coordinatore di radiologia all'ospedale di Settimo. Stando alle prime informazioni raccolte, Lembo sarebbe finito nei guai per aver vinto il concorso di coordinatore (ruolo che già ricopriva in precedenza, poi il rinnovo dei contratti ha spinto l’Asl a bandire nuovamente tutte le 117 posizioni già assegnate) essendo l’unico partecipante.

Negli ultimi giorni vi sarebbero inoltre sei nuovi indagati, compresi alcuni vincitori di bandi di concorso o prescelti in progressioni interne.

Il blitz e l'inchiesta

Tutto era venuto a galla poco prima di Natale, quando "la Nuova Periferia" aveva dato notizia del blitz delle Fiamme Gialle negli uffici dell'AslTo4.

L'indagine, coordinata dal Procuratore Capo di Ivrea Gabriella Viglione e dai PM Valentina Bossi e Alessandro Gallo, è ancora in una fase embrionale, e per questo deve valere il doveroso principio della presunzione di innocenza per tutte le persone coinvolte.

Turbinio di favori

Sotto la lente un meccanismo che gli inquirenti descrivono come un turbinio di favori che fa pensare al Signor Wolf di «Pulp Fiction», quello che «risolve problemi», anche se i contorni sembrano di una squadra interessata più ai propri interessi che a quelli dell’Asl. In mezzo, nomine di dirigenti, carriere lampo, affidamenti di servizi.

 

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