App Immuni: sono in tanti ad usarla
Poco meno di un terzo degli intervistati ha dichiarato di averla scaricata
App Immuni: sono in tanti ad usarla
App Immuni
La curva dei contagi da Covid 19 si impenna, arrivando a toccare numeri che si era registrati solo nell'aprile scorso, e da parte dell'autorità sanitaria nazionale è arrivata forte la richiesta di utilizzare «Immuni», l'applicazione del Ministero della Sanità per il tracciamento dei contagi.
L'applicazione, gratuita e volontaria, l'anonimato registrato, e la possibilità di inviare una notifica a coloro che son stati a contatto di una persona positiva al test per il Covid, mettendo in guardia chi è stato vicino e permettendo di avviare l’iter per il tamponamento. Questa seconda ondata ha spinto oltre sette milioni di italiani a scaricare l'applicazione, un balzo considerevole rispetto i numeri risicati dei mesi precedenti.
Siamo scesi in strada per capire se anche nelle nostre città dell'applicazione ha trovato posto tra i social network e i giochi dei nostri smartphone, e il risultato pare confermare i numeri della media nazionale.
I dati sul territorio
Poco meno di un terzo degli intervistati ha dichiarato di aver scaricato l'applicazione, gli altri invece o hanno timori per la loro privacy, oppure non hanno alcun interesse a scaricarla. Interviste che hanno riguardato da Settimo alla collina, passando per San Mauro, Gassino, San Raffaele e Castiglione. Un’indagine che mostra dati in linea, quindi con la media nazionale, in linea anche nelle motivazioni che le persone hanno fornito sulla contrarietà o meno sul suo utilizzo.
C'è anche una piccola fetta di popolazione che purtroppo non ne esiste l'esistenza: sono la maggior parte degli anziani che non hanno grande dimestichezza con gli smartphone e la tecnologia digitale. Proprio coloro che hanno bisogno di essere protetti dal contagio da coronavirus.