Gassino Torinese

Ancora rifiuti abbandonati al bosco dei Goretti

E non mancano accese polemiche

Ancora rifiuti abbandonati al bosco dei Goretti
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Ancora rifiuti abbandonati al bosco dei Goretti.

Bosco dei Goretti

Nel bosco dei Goretti l’ennesima «bomba» ecologica. A poca distanza dal mobilio e dalle carcasse d’auto scaricati anni fa nel boschetto (e tutt’oggi in attesa di venire smaltiti) sono stati recentemente depositati nuovi sacchi, bidoni e rottami. A preoccupare, più del ciarpame, è però la polvere bianco-azzurra che fuoriesce dai sacchetti e dalle taniche abbandonati in mezzo alla natura, a pochi passi da campi coltivati e dal fiume, che complice la pioggia degli ultimi giorni rischia di penetrare nel terreno. L’ennesimo disastro ecologico che si consuma ad una manciata di metri dal Po, nel bel mezzo di un’area protetta dal Parco Fluviale.

La nuova scoperta e le polemiche

A fare la scoperta sono stati alcuni cittadini, attivisti del gruppo «Ognuno prenda un rifiuto», che organizzano da tempo azioni di plogging sul territorio e si occupano di monitorare costantemente i punti notoriamente più colpiti dal triste fenomeno degli abbandoni abusivi di rifiuti.
Il bosco dei Goretti è proprio uno di questi ed è sempre qui, a ridosso del futuro ecocentro consortile, che sono stati lasciati i rifiuti. Immediata la segnalazione alla Polizia Locale, che dopo un sopralluogo ha girato la comunicazione all’Ufficio tecnico. Ora si è in attesa del recupero dei materiali e delle analisi sulla polvere rinvenuta, per capire di cosa si tratti. «L'area dei Goretti di Po è una bomba tossica» il commento, intanto, del gruppo «Ognuno prenda un rifiuto». «In Comune si disinteressano completamente di questo problema. Non rimuovono i materiali sversati, non fanno alcuna attività di prevenzione e sono sempre in prima fila a qualsiasi iniziativa ma non per l'ambiente. Non più tardi di un mese fa avevamo nuovamente fatto sapere all’Amministrazione di essere disponibili a collaborare per bonificare con loro la zona. Non ci è arrivata nessuna risposta».
Ancor più piccato, invece, l’intervento dell’ex consigliere Maurizio Gazzara. «Credo che il sindaco dovrebbe sollevare Morelli dalla delega all’Ambiente. Il motivo? L’indifferenza alle discariche giacenti da anni sul territorio».

La risposta dal Comune

L’assessore all’Ambiente e ai Rifiuti Andrea Morelli taglia corto, però, sulle polemiche. In occasione della manifestazione Puliamo il Mondo aveva dichiarato essere iniziata la stagione della lotta dura agli abbandoni abusivi di rifiuti e promesso l’installazione di telecamere per punire i responsabili di questi reati, concetti che ribadisce nuovamente. «Su questo tema, come già dissi, siamo assolutamente in ritardo. Interverremo il prima possibile, caricandoci anche di questa ennesima discarica, per la rimozione dei materiali. E provvederemo a chiudere l’accesso di Strada delle Guine e a installare delle telecamere, pur consapevoli che queste situazioni sposteranno solo il problema delle discariche abusive altrove. Quello dello sversamento di rifiuti in ambiente è un comportamento criminale che sia in piccola scala, come in questo caso, che su grande scala, come lo sversamento di liquami lungo le autostrade o la questione della terra dei fuochi, è di complessa soluzione in ogni Comune. Non abbiamo una bacchetta magica per debellarlo». Inoltre, chiarisce Morelli sulla disponibilità del gruppo di volontari ad occuparsi di persona di smaltire tali abbandoni, «Un Comune non può affidare ad un gruppo di comuni cittadini l’incarico di smaltire rifiuti pericolosi, il trattamento dei quali è disciplinato da precise norme. È una questione di responsabilità. Lo possono fare solo imprese preposte, in possesso di specifiche certificazioni e autorizzazioni. Ben venga l’entusiasmo e l’attenzione dei cittadini a questo argomento, purché non sconfini nell’improvvisazione».

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