Anche a San Mauro la situazione è critica: portata ai minimi livelli
La scarsa portata dell'acqua è preoccupante
Anche a San Mauro la situazione è critica: portata ai minimi livelli
Minimi livelli
La scarsa portata d’acqua del fiume Po è evidente, oltre che nell’area torinese dei Murazzi, anche e soprattutto a San Mauro.
Il territorio
Se prima del Ponte Vecchio, a guardare verso il fiume, la situazione sembra possa rientrare in una sorta di normalità, è spostandosi alcune decine di metri più verso Settimo che la situazione si fa decisamente più critica. Un territorio, quello di San Mauro, che «si trova collocato tra due importanti derivazioni a uso idroelettrico», si legge in una relazione che l’Amministrazione Bongiovanni aveva redatto in seguito all’evento alluvionale del 2016. «La prima derivazione il cui Ente concessionario è l’Azienda Energetica Municipale di Torino ora Iren è ubicata in Comune di Torino immediatamente a valle della confluenza Po-Stura di Lanzo. La seconda derivazione è posta circa 3 km più a valle è in concessione all’Enel e deriva le acque per la centrale di Cimena. Ambedue le derivazioni sono costituite da sbarramenti con paratoie mobili di diversa ampiezza. Lo sbarramento dell’Enel oltre alla parte mobile ha anche una parte di soglia fissa».
Poca quantità d'acqua
Ed è proprio dopo il secondo sbarramento, passeggiando sul viale che conduce al parco fluviale del Po, che ci si rende facilmente conto della poca quantità d’acqua che scorre nel grande corso d’acqua, il più importante d’Italia.
I risultati di un periodo così a lungo siccitoso e gli effetti dell’inversione termica, e quindi di un inverno che fino a pochi giorni fa ha fatto registrare temperature ben oltre la media stagionale, sono sotto gli occhi di tutti. E c’è già chi si chiede per quanto, ancora durerà, e se ci siano vere e proprie azioni da mettere in campo sul medio-lungo periodo per provare a invertire la rotta.